FABRIANO Sorelline violentate dal papà tra le mura domestiche. È la pesantissima accusa che la procura ha mosso nei confronti di un 58enne, che ora rischia di affrontare un processo per violenza sessuale aggravata. Dalla stessa contestazione devono difendersi due conoscenti del genitore: avrebbero palpeggiato al bar la più piccola delle due sorelle. All’epoca dell’inizio dei fatti erano entrambe minorenni: una aveva 16 anni, mentre l’altra 12. È nel Fabrianese che sarebbero avvenuti gli episodi finiti nel mirino del pm Valentina Bavai. Ieri mattina il procedimento è arrivato alla fase dell’udienza preliminare.
Le costituzioni
Davanti al gup Alberto Pallucchini le due sorelle e la loro mamma si sono costituite parte civile.
La ricostruzione
Le indagini sono partite lo scorso anno, su input della sorella maggiore che, vivendo un momento di difficoltà, si era sfogata con uno psicologo. Di lì, l’indagine portata avanti dalla polizia con il massimo riserbo. Stando a quanto emerso, le presunte violenze sarebbero iniziate nel 2016 con la figlia maggiore. Per la procura, sarebbe stata abusata dal papà in due occasioni, sempre in casa e - dicono gli inquirenti - tenendo all’oscuro la moglie. La prima volta, quando era ancora minorenne, sarebbe stata prima picchiata e poi molestata. Nel 2018 sarebbero iniziati gli abusi sull’altra figlia, che stava entrando nella fase dell’adolescenza. La ragazzina ha parlato di almeno quattro episodi di violenza subiti dal papà, difeso dagli avvocati Jacopo Bianchetti e Stefano Rosi. Ma non solo. La minore sarebbe stata molestata (non si parla di rapporti completi) al bar che il papà frequentava. Qui, sempre secondo l’accusa, avrebbe subito palpeggiamenti da parte di due conoscenti del genitore, anche loro accusati di violenza sessuale. Si tratta di un 56enne e di un 38enne, residenti nel Fabrianese.
Gli imputati, che respingono le accuse, non avendo presentato la richiesta di riti alternativi sono sicuri di poter smontare le contestazioni nel corso del dibattimento. Le parti civili sono assistite dagli avvocati Jacopo Saccomani, Maria Stefania Ottoni e Sonia Speranzini.