ASCOLI «La speranza di pace è riposta nelle nuove generazioni». Pietro Pierini, presidente provinciale dell’Anpi, nel commemorare il 25 Aprile auspica che siano i giovani di oggi ad perseguire la pacificazione: «Quando vado nelle scuole - dice Perini - raccomando sempre loro di studiare perchè solo con la cultura e la conoscenza si può capire da che parte sta il bene e dove il male. E solo così si potranno evitare gli errori di oggi, non solo quelli del passato».
I conflitti
Quella del 2024 è una Festa della Liberazione segnata dalla guerre e dai conflitti, non solo tra Ucraina e Russia e la guerra di Israele in Palestina: «Il 25 Aprile è una festa di tutti - dice Perini che quest’anno non ha potuto partecipare alla commemorazione -.
Per quanto riguarda Israele, poi, nessuno si sarebbe aspettato che un popolo che ha patito le persecuzioni della seconda guerra mondiale potesse comportarsi come si sta comportando nei confronti di un altro popolo. So di dire un concetto forte ma è come se ci fossero genocidi di serie A e di serie B perchè quello che sta subendo il popolo palestinese è un vero e proprio genocidio». Momenti di grande solennità e intensa partecipazione hanno scandito le celebrazioni del 25 Aprile nei luoghi simbolo della Resistenza ad Ascoli, prima con la deposizione delle corone al monumento ai Caduti di piazza Roma, al cippo commemorativo di Colle San Marco e, successivamente, con la commemorazione al Sacrario partigiano sul pianoro.
La Costituzione
Il sindaco Fioravanti, che nel corso del suo intervento è stato oggetto di qualche contestazione da parte di alcuni dimostranti, ha ricordato «quanti, sacrificando la propria vita, ci hanno dato la possibilità di avere un futuro di libertà, giustizia e democrazia. «Ricordiamo qui – ha sottolineato il primo cittadino - un percorso che ci ha permesso di affermare quei valori che ritroviamo nella Costituzione e sono pietre fondanti del nostro paese, valori da tutelare e tramandare alle giovani generazioni, preservandoli da ogni forma di intolleranza, prevaricazione e violenza». La vice presidente dell’Anpi, Rita Forlini, ha ricordato come la Resistenza sia stata «l’esperienza corale di un popolo intero, il tessuto connettivo di una società nuova che si protendeva verso un futuro pieno di speranza e va onorato il sacrificio di quanti si sono immolati per sconfiggere il nazifascismo e gettare le basi una Italia libera, moderna, democratica repubblicana». E non si placano le polemiche della vigilia per quanto accaduto allo Antonio Scurati, il cui intervento oscurato dalla Rai, è stato letto da alcuni insegnanti della provincia di Ascoli.
La festa
Ma la Festa della Liberazione è anche il momento per tanti giovani, famiglie e comitive di amici di trascorrere in compagnia la giornata. In tanti, come al solito, hanno invaso il Pianoro: c’è chi ha trascorso la notte in tenda, chi, nonostante il rischio maltempo e il brusco calo delle temperature non ha rinunciato alla grigliata e al pic nic all’aperto, oppure chi si è recato a Colle San Marco anche solo per una passeggiata o una escursione in bici o un giro in