Ascoli, i presidi promuovono le scuole aperte d’estate, ma col rebus degli studenti con la casa al mare

Ascoli, i presidi promuovono le scuole aperte d’estate, ma col rebus degli studenti con la casa al mare
Ascoli, i presidi promuovono le scuole aperte d’estate, ma col rebus degli studenti con la casa al mare
di Cristiano Pietropaolo
3 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Aprile 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 12:48

ASCOLI - I dirigenti scolastici vedono con generale favore la nuova riforma prevista dal Governo che consente l’apertura estiva delle scuole. «Per noi questa iniziativa potrebbe essere importante per il supporto alle fragilità che riscontriamo, per corsi di recupero, laboratori e attività simili - sottolinea la dirigente del liceo scientifico-artistico Orsini-Licini Cinzia Pettinelli. - Vedremo poi i bandi specifici per quanto riguarda il recupero delle competenze e delle conoscenze non acquisite; penso ad una sorta di corso di recupero laboratoriale. Noi gli spazi ce li abbiamo, ma i nostri ragazzi a luglio e agosto non verrebbero a scuola. I periodi ideali sarebbero a giugno e alla fine di agosto prima degli esami di recupero.

Qualche attività potrebbe essere svolta in questa ottica, in supporto alle varie carenze che si sono manifestate durante l’anno scolastico.

Vedremo bene quello che il bando mette a disposizione. Da noi le famiglie si trasferiscono al mare, sono mesi in cui le famiglie si organizzano, ma giugno potrebbe essere un mese comodo e alla fine di agosto, ormai sono rientrati tutti dalle vacanze. Qualcosa si può fare, parlare di corsi di recupero è riduttivo, ma i laboratori possono essere utili per il consolidamento delle competenze».

L’attuazione

«Credo che la proposta relativa al piano scuola estate sia un’iniziativa che consolida il rapporto tra scuola, famiglia e territorio. In questo momento occorre stabilire la declinazione attuativa per l’impiego delle risorse che saranno previste» spiega la dirigente dell’Isc Don Giussani, Francesca Camaiani. «Come idea è molto valida e va perseguita. Però quest’anno si farà fatica, con i tanti progetti Pnrr in fase di pieno di sviluppo che si stanno seguendo, ma l’idea è buona, sono risorse che potrebbero essere ben indirizzate - sottolinea il dirigente dell’Iis Fermi-Sacconi-Ceci Ado Evangelisti. - Il problema del caldo nelle aule, nel nostro caso, non ci sarebbe. I corsi estivi di recupero sono sempre stati fatti in quel periodo e non vedo il problema. Qualche anno fa abbiamo partecipato ad un piano estate durante il periodo Covid e andò molto bene. Sicuramente le insufficienze si possono recuperare, ma l’idea di tenere la scuola attiva in una fase dell’anno in cui non è aperta agli studenti è utile, ma nella scuola superiore, specie negli istituti professionali e tecnici, molti ragazzi lavorano in questo periodo e quindi non tutti potrebbero fruire dei servizi previsti».

Il problema vacanze

«La giudico, in assoluto, una buona idea. È un progetto che risale a due o tre anni fa. Il problema è che nelle nostre zone, con il mare molto vicino, la maggior parte delle famiglie ha la seconda casa e si trasferisce lì nei mesi estivi. In una grande città è importante, dal punto di vista sociale, che le scuole possano essere aperte durante quel periodo - sostiene il dirigente scolastico del liceo Stabili-Trebbiani, Arturo Verna. - Siamo fortunati perché abbiamo la montagna e il mare vicini. Ad Ascoli, i ragazzi non ci sono durante l’estate. Noi facciamo i corsi di recupero nel periodo degli esami di Stato, fino alla metà di luglio, quando le famiglie stanno ancora in città, ma dopo vanno in vacanza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA