Il malore fatale
Il dramma è avvenuto in via Ernesto Ciucci, una strada senza uscita che costeggia la statale Adriatica nella parte nord della cittadina: il cinquantatreenne stava caricando sul suo carro attrezzi un'auto rimasta in panne, e davanti agli occhi del guidatore della vettura ha prima detto di sentirsi male e in seguito si è accasciato a terra senza più riprendere conoscenza. Subito la persona che era con lui ha allertato il 118, che ha inviato prima la Croce Verde Valdaso in quanto più vicina al luogo del malore, e in seguito è arrivata la potes di San Benedetto con medico e infermiere a bordo.
Inutili i tentativi degli operatori sanitari di rianimarlo, perché nonostante sia stato praticato il massaggio cardiaco per quasi un'ora, il cuore dell'uomo non è ripartito, e il medico ha dovuto constatarne il decesso dopo aver eseguito l'elettrocardiogramma. Non è nota la causa del decesso, anche se una delle ipotesi è quella di infarto fulminante.
La salma a S. Benedetto
La salma dell’uomo è stata trasportata presso l’obitorio dell’ospedale Madonna del Soccorso, dove è stata resa disponibile all’autorità sanitaria competente che ha informato la Procura della Repubblica sull’accaduto. È probabile che nelle prossime ore venga eseguita un’autopsia per accertare le cause precise della morte, prima di restituire il corpo alla famiglia per le esequie funebri.
La famiglia nel dolore
Lascia la moglie Gabriella e la figlia Martina. Il sindaco di Roccafluvione Francesco Leoni, che conosce Ameli e la sua famiglia da anni proprio grazie alla loro attività calzaturiera, ricorda l'uomo con affetto: «Abbiamo appreso la notizia con grande dispiacere, il nostro è un piccolo paese, siamo meno di due mila abitanti e ci conosciamo tutti. Andrea non abitava più qui da tanti anni, ma lo conosciamo bene e sarà sempre nei nostri cuori, ci stringiamo attorno alla sua famiglia».