Berlusconi annuncia manifestazioni
contro i pm. Poi il Pdl smentisce

Daniela Santanché (foto Roberto Monaldo - LaPresse)
Daniela Santanché (foto Roberto Monaldo - LaPresse)
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Martedì 1 Febbraio 2011, 15:50 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 19:50
ROMA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha incaricato Daniela Santanch e Michela Vittoria Brambilla di mettere a punto un piano di iniziative e mobilitazioni a sostegno dell'attivit di governo e a difesa del premier dalle aggressioni mediatico-giudiziarie». Questo - si legge in una nota del Pdl - avverrà coinvolgendo tutte le componenti della società civile e tutte le strutture del Pdl, centrali e periferiche. Le iniziative e le manifestazioni politiche e movimentiste si svolgeranno su tutto il territorio nazionale.



«Per un banale equivoco è stata attribuita al presidente Berlusconi la decisione di incaricare alcuni dirigenti del Pdl per un piano di iniziative e di mobilitazione. Non c'è stata invece nessuna decisione in merito, anzi di questo tema non si è parlato neanche per un minuto nel corso del vertice del Pdl», ha poi precisato in una nota il portavoce del presidente del Consiglio, Paolo Bonaiuti.



Successivamente anche il Pdl in un'altra nota ha precisato: «È frutto di un equivoco la notizia secondo la quale Silvio Berlusconi avrebbe incaricato Daniela Santanch‚ e Michela Vittoria Brambilla di organizzare manifestazioni o iniziative di qualsiasi genere». E' vero, invece, continua il comunicato, «che i Coordinatori nazionali hanno proposto al presidente Berlusconi di inserire nell'organigramma di partito Daniela Santanchè, che in qualità di sottosegretario all'Attuazione del programma potrà predisporre un piano d'iniziative per illustrare ai cittadini le realizzazioni del governo Berlusconi. Questo - conclude la nota - non ha nulla a che vedere, quindi, con le vicende giudiziarie che vedono coinvolto il Presidente».



Bersani: sarò in piazza a Roma per la dignità delle donne. «È un'iniziativa molto importante e ho chiesto alla nostra gente di partecipare nel rispetto dell'autonomia di quel movimento. E siccome accettano anche i maschi, ci sarò anch'io». Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, annuncia la sua presenza alla manifestazione in difesa della dignità della donne che si svolgerà a Roma il 13 febbraio. «Se non si mette in moto di nuovo - afferma Bersani - il protagonismo delle donne, la civiltà di un paese rallenta. Spero che l'iniziativa abbia una grandissima risposta perché può essere una chiave di svolta».



«Il 13 febbraio scenderemo in tutte le piazze d'Italia al fianco delle donne, per loro dignità, e, a

Milano, saremo davanti al Tribunale insieme a Santoro, Travaglio e Articolo 21 per difendere l'indipendenza della magistratura e la libertà d'espressione. Ancora prima, il 5, saremo, sempre a Milano, alla manifestazione di Libertà e Giustizia, e il 6 ad Arcore, a quella indetta dal Popolo Viola. Ci saremo, sempre e ovunque, perché la misura è colma e questo governo deve andare a casa». Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.



Il governo accelera sul processo breve.
L'iter legislativo del "processo breve" è stato rimesso in marcia con una «ricalendarizzazione» alla Camera. Lo ha confermato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. «Il tema - ha detto Alfano rispondendo ai cronisti durante una conferenza stampa tenuta al Parlamento europeo a Bruxelles - non è mai stato cancellato dall'agenda politica della nostra coalizione ed anche pronunciamenti recenti della Corte di Strasburgo richiamano l'Italia ad una accelerazione dei processi».



Sul «senso e la pregnanza della norma transitoria», che potrebbe di fatto bloccare ad esempio il processo Mills contro Silvio Berlusconi, «la decisione che è stata assunta a livello di Commissione - ha detto Alfano - è quella di ricalendarizzare e quella sarà la sede nella quale si entrerà nel merito e si parlerà di questo argomento».
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