Argentina-Bosnia 2-1, festa al Maracanà
Messi incanta, l'Albiceleste ancora no

Argentina-Bosnia 2-1, festa al Maracanà Messi incanta, l'Albiceleste ancora no
di Roberto Ventre
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Lunedì 16 Giugno 2014, 07:13 - Ultimo aggiornamento: 19:47
RIO DE JANEIRO - Messi non tradisce e risponde alle prodezze di Neymar. Leo accende d'improvviso la sua stella e tira fuori un colpo magico a met ripresa. Riceve palla al limite, l'accarezza con il suo sinistro e la piazza nell'angolino: palo-gol, un colpo da biliardo. Il fuoriclasse del Barcellona decisivo contro la Bosnia. Sua anche la punizione che carambola sul piede di Kolasinac per il vantaggio lampo argentino. La Pulce soffre nel primo tempo e cresce nella ripresa, quando Sabella torna al modulo a due punte affiancando Higuain (suo l'assist per Messi) ad Aguero e riposiziona il capitano della Seleccion nella sua posizione preferita di trequartista.



Sabella troppo prudente

C'è la rivale storica del Brasile nel match d'apertura al «Maracanà». Gli argentini sono tanti sugli spalti e spingono forte ma si sentono anche i fischi dei brasiliani, schierati apertamente con la Bosnia. Sabella come previsto cambia modulo: difesa a cinque con Zabaleta e Rojo sugli esterni e i tre centrali Campagnaro, Federico Fernandez e Garay. A centrocampo i muscoli di Mascherano con Maxi Rodriguez e Di Maria sulle fasce, tandem d'attacco Messi-Aguero. Atteggiamento troppo prudente e nei primi 45 minuti, pur chiusi in vantaggio, la Seleccion è poco brillante. Nella Bosnia la punta più avanzata è Dzeko, il bomber del City. Pjanic gioca da playmaker a centrocampo: è lui il vero fulcro della squadra di Susic, tutti i palloni passano il giallorosso che li smista in maniera sapiente ai compagni.



Partenza sprint

L'Argentina trova subito il vantaggio. Punizione di Messi (2' pt), la palla sbatte sul difensore centrale Kolasinac che beffa Begovic. La Seleccion prova subito a piazzare il l'uno-due ma non crea altri pericoli. Assorbito il colpo la Bosnia si rianima e comincia e disegnare la sua manovra: un buon possesso, in attesa della giusta verticalizzazione. Il pallino è nelle mani della nazionale esordiente al Mondiale, la Seleccion si difende e viene salvata in più di un'occasione da Romero, quella sul colpo di testa di Lulic (39') è una super parata.



Tocca al Pipita

Sabella cambia tutto a inizio ripresa, inserisce Higuain e l'attaccante del Napoli va in appoggio a Aguero, con Messi trequartista. Entra anche Gago per Campagnaro e la difesa passa a quattro: la Seleccion così diventa più audace. E infatti dopo qualche altro tentativo bosniaco arriva il raddoppio di Messi e la partita passa nelle mani dell'Argentina. Poi un guizzo di Ibisevic, appena entrato, rianima la Bosnia per l'assalto finale. Ma l'Argentina tiene e arriva la prima vittoria: l'obiettivo è tornare qui in finale al «Maracanà» a metà luglio.
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