Prandelli e Hodgson, dai giocatori
al modulo in due anni tutto è cambiato

Prandelli e Hodgson, dai giocatori al modulo in due anni tutto è cambiato
di Ugo Trani
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Venerdì 13 Giugno 2014, 16:37 - Ultimo aggiornamento: 21:49
dal nostro inviato



MANGARATIBA L'appuntamento nella notte italiana, ore 1 e 30 (le 19,30 di qui), all'Arena Amazonas. Prandelli, nell'ultimo allenamento, deciderà come sostituire l'infortunato De Sciglio. Chiunque sia, tra Abate e Bonucci, a prendere il posto del milanista, l'Italia diventerà più simile a quella che il 24 giugno 2012, all'Olympiyskiy stadion di Kiev, affrontò l'Inghilterra e aspettò i calci di rigore (e la parata di Buffon davanti a Cole) per eliminare i rivali ai quarti dell'Europeo. Oggi la nazionale di Hodgson è sicuramente molto diversa di quella che lo stesso ct inglese presentò, due anni fa, davanti agli azzurri. Solo 5 titolari confermati: il portiere Hart, il terzino destro Johnson, il capitano/centrocampista Gerrard, la stella Rooney e l'esterno offensivo Welbeck. Quest'ultimo, appena recuperato, non ha nemmeno la certezza di partire dall'inizio: in caso di esclusione, resterebbero 4 i reduci della partita in Ucraina. La nostra nazionale, invece, sarà uguale per sette-undicesimi. E se Cassano dovesse avere la meglio su Verratti, ne giocherebbero 8 di quella lunga sfida: Buffon, Abate (o Bonucci), Barzagli, De Rossi, Pirlo, Marchisio e Balotelli. E, volendo, Cassano.



DIFFERENZE TATTICHE



Prandelli, pur insistendo sulla qualità degli interpreti, cambierà sistema di gioco. Non più il 4-3-1-2, con il rombo dinamico e i quattro centrocampisti che ruotano e uno che arriva sempre dietro le due punte, ma il 4-1-4-1, con tre registi e due esterni dietro alll'unico attaccante. Voglia di gioco, come nel 2012, ma con più prudenza e maggiore equilibrio. Da questo punto di vista Hodgson potrebbe osare di più, lasciando il 4-4-2 di Kiev e passando al 4-2-3-1. Anche per non subire nuovamente gli azzurri. Due anni fa, dominio dell'Italia: nel possesso palla (68 per cento), nei tiri (36 a 9) e nei passaggi riusciti (89 per cento).



GIOVANI LEONI



Come a Kiev, l'Inghilterra sarà più giovane:. In Ucraina di poco: età media di 27,7 contro 28,1. Domani pomeriggio gli azzurri avranno un anno in più: 28,45 contro 27,45. Con Hodgson che, almeno in partenza, rinuncerà ai ragazzini: l'esterno offensivo Sterling (19 anni) che comunque è in rampa di lancio, il terzino sinistro Shaw (18), il trequartista Barkley (20) e l'ala destra convalescente Oxlade-Chamberlain (20). Prandelli ha già consegnato agli azzurri le schede personalizzate degli avversari. Da studiare sui tablet. I centrali difensivi Cahill e Jagielka sono pericolosi nel gioco aereo, anche considerano che ultimamente, sulle palle inattive, i giocatori dell'Italia spesso si sono distratti. Sul lato dove mancherà De Sciglio, piomberanno Johnson e Lallana (può lasciare il posto a Sterling). Dietro Sturridge si alterneranno Rooney (in fase di non possesso palla disturberà Pirlo) e Welbeck. Da quel lato il fluidificante mancino Baines ha l'assist facile. Nel match di Manaus, affidato all'arbitro olandese Kuipers, non dovremo temere solo il clima (previsioni: temperatura percepita di 39° e umidità all'83%). Meglio dimenticare Euro 2012: l'Inghilterra è cresciuta. Tatticamente e tecnicamente.
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