Mondiali, Buffon fissa l'obiettivo
«Vogliamo almeno i quarti di finale»

Mondiali, Buffon fissa l'obiettivo «Vogliamo almeno i quarti di finale»
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Giovedì 29 Maggio 2014, 17:38 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 17:28
Il Mondiale positivo se arriviamo ai quarti. Poi, chiaro, non ci si accontenta mai. Gigi Buffon fissa l'obiettivo minimo per la Nazionale che si prepara a volare in Brasile. Se il ct Cesare Prandelli ha dichiarato che gli azzurri partono per arrivare in finale, il portiere e capitano preferisce mantenere un profilo più basso: «Oggi non me la sento di spingermi così avanti. Dai quarti di finale in poi sarà un buon Mondiale. Dipende molto dai sorteggi e dalle squadre che si incontrano. Potrebbe esserci la Spagna ai quarti e potrebbe capitare di uscire. È chiaro, poi, non ci si accontenta mai».



Le certezze. «Siamo una squadra matura, con alcune certezze. Siamo sempre stati una formazione molto equilibrata. Conosciamo i nostri limiti e per questo siamo affidabili. Vinciamo le partite che dobbiamo vincere e a volte riusciamo a sorprendere quando non partiamo favoriti. Magari non vinciamo, ma creiamo grattacapi ad avversari come Spagna e Brasile».



Almeno 4 squadre avanti a noi. «Bisogna riconoscere con serenità e trasparenza i valori degli avversari: partiamo un gradino o mezzo gradino più in basso rispetto a Brasile, Argentina, Spagna e Germania».



L'Italia e le altre outsider. «Queste 4 Nazionali sono favorite, poi ci sono outsider come noi o come la Francia, che ha un potenziale esplosivo. Ci possono essere sorprese come il Belgio, che non sarebbe poi nemmeno una grossa sorpresa se arrivasse ai quarti. Come in ogni Mondiale, un'africana farà un bel torneo».



Italia e Uruguay le favorite nel girone D. Secondo il portierone azzurro nel suo girone l'Italia dovrà preoccuparsi più dell'Uruguay che dell'Inghilterra. «In questo momento l'Italia può pensare di spingersi un pò più in là rispetto all'Inghilterra, che ha rivoluzionato la squadra inserendo tanti giovani. Ha valori individuali elevati ma anche incognite, se riesce a trovare la quadra può anche stupire. Ma ai nastri di partenza non è favorita. L'Uruguay, come noi, è molto affidabile: difficilmente sbaglia quando deve centrare il risultato».



Buffon si appresta a giocare la quinta Coppa del Mondo: «È un buon traguardo, ma non per questo mi sento pienamente appagato, in tutte le competizioni ci si prepara per stupire a livello di singoli e di squadra». «Ho 36 anni, è giusto che le sfide le affrontino i più giovani... - dice a chi propone confronti con altri portieri - Se a 28 mi avessero paragonato a 36 anni mi sarei anche offeso... Certo, se a quest'età sono ancora un punto di riferimento vuol dire che sto maturando bene... E questo è diverso rispetto ad invecchiare...».



Il Mondiale vale più della Champions. In carriera, Buffon ha vinto un Mondiale. Mai, invece, ha alzato la Champions. «Un Mondiale è il massimo riconoscimento, il massimo successo che un giocatore può raggiungere, anche perché siamo i paladini di una Nazione. La Champions riguarda più la società di appartenenza, è un altro discorso».