Il Frosinone ritrova lo spirito da battaglia in campo e il sorriso allo "Stirpe" dopo due passi falsi interni consecutivi, contro Juve e Monza. Soprattutto si riappropria di un gioco veloce, dinamico, fluido e ricco di verticalizzazioni, quello che piace a DiFra e che tanti punti in cascina aveva portato. Rivede giganteggiare anche i due giocatori simbolo, leader dentro e fuori dal terreno di gioco, tornati a vestire i panni dei trascinatori e degli uomini squadra: capitan Mazzitelli, che di precisione insacca di testa l'1-1 (per lui terzo sigillo stagionale), e il gioiello Soulé, che pennella una punizione alla Maradona incantando i tifosi e siglando il nono gol personale in 21 partite.
La vittoria sul Cagliari è vitale per i Leoni, che tornano a respirare e a vedere la zona rossa della classifica un po' più lontana dopo un periodo fatto di prestazioni altalenanti e anche di sfortuna.
Una prova di cuore e d'orgoglio quella dei giallazzurri, prima andati sotto e poi capaci di non disunirsi neanche dopo la rete del possibile pari, sul finire di primo tempo, cancellata dalla moviola in campo. Bravi, soprattutto, nella ripresa a sfoderare grinta, carattere, voglia e cattiveria agonistica, stringendo alle corde gli avversari, dominati e domati. È quello che aveva chiesto mister DiFra, che ha saputo trasmettere le giuste motivazioni: atteggiamento, determinazione e personalità i dettami del mister. E i giallazzurri hanno risposto presente fornendo una grande prestazione corale, da squadra ritrovata, viva e famelica. Una vittoria di gruppo, tre punti ampiamente meritati e periodo grigio si spera messo alle spalle.