Macerata, lo storico caffè Venanzetti
passa al patron della Civitanovese

Macerata, lo storico caffè Venanzetti passa al patron della Civitanovese
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Sabato 21 Novembre 2015, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 10:37
MACERATA - Nuova proprietà per il Caffè Venanzetti. È in dirittura d'arrivo la trattativa che vede l'imprenditore civitanovese Giuseppe Cerolini impegnato per rilevare lo storico locale del centro, uno dei simboli, almeno da punto di vista commerciale, del capoluogo. Il passaggio avverrà nei prossimi giorni, forse già domani. Caffè, ristorante e pasticceria, il Venanzetti è stato (e vuole continuare ad essere) punto di riferimento del centro storico di Macerata, luogo d'incontro di intere generazioni. La proprietà torna in provincia, dopo che era stato l'osimano Eraldo Marchetti ad investire nel locale. Va oltre ogni campanilismo l'operazione che sta conducendo il gruppo Cerolini, molto impegnato proprio nel settore della ristorazione e dell'intrattenimento. L'azienda che fa capo al 47enne civitanovese, è già proprietaria di altri locali importanti. A partire dal Lido Cluana di Civitanova (la proprietà è comunale ma la gestione presa lo scorso giugno), passando per il Deep Blu di Porto Recanati senza tralasciare il bar Aragno di Porto Sant'Elpidio (dove pure è stato rilevato il Nero di Sole). Sempre a Civitanova, ma nella città alta (luogo di nascita e ormai piccolo "feudo" di Cerolini), c'è un altro bar storico, il Caffè del Teatro, che fa parte dei gioielli di famiglia, da anni gestito dal fratello Valentino. Tra le mura del borgo, rilevata la trattoria Assunta, il bar Annibal Caro e il ristorante Conte di Vico. La società ha anche un locale a Firenze.

Un'attività diversificata pure in altri settori, ad esempio stazioni di servizio, e partita dall'azienda di famiglia che produceva gassose. Ma non può sfuggire il fatto che Giuseppe Cerolini è anche proprietario e presidente della Us Civitanovese, acquisita dopo il fallimento della scorsa estate. Un po' di rossoblu che "conquista" Macerata? Va precisato, comunque, che nella sua attività l'imprenditore si è sempre calato nella realtà in cui investe. In tutte le attività che ha rilevato ha sempre delegato la gestione e, laddove possibile, ha mantenuto le precedenti gestioni oppure le ha affidate a persone del luogo che ben conoscono il locale. Anche per quanto riguarda i dipendenti, mantenuti i precedenti posti di lavoro. L'avventura maceratese di Cerolini parte da un locale che rappresenta molto per la città. Da ricordare come la storia del Venanzetti sia stata oggetto di studi storici (uniti a ricordi personali) del compianto Gabor Bonifazi. Una ricerca partita dal 1939, quando il Caffè si trovava in corso della Repubblica. Da Marcella Venanzetti, la gestione è poi passata al figlio Mario. Dopo spostamenti dal Collegio dei Filippini ai locali della Filarmonica, nel 1951 il trasferimento nell'attuale sede. Gli arredi sono stati disegnati dall'architetto Tomassini Barbarossa. Poi il locale è più volte passato di mano. Tra i gestori, anche Jimmy Fontana. Negli anni Novanta, subentrò Franco Simoncini la cui gestione è ricordata anche per un rinnovamento degli eleganti arredi, con la creazione di una sala Frau. L'avvento di Eraldo Marchetti nel 2004. si arriva così agli ultimi anni. Nel 2013 a rilevare la gestione, insieme ad altri, l'allora consigliere comunale Marco Guzzini. Ma non vanno dimenticati i tanti pasticcieri che si sono succeduti dietro quel bancone che hanno fatto di Venanzetti un locale molto ricercato per torte e paste. La storia continua con un imprenditore della costa.
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