Sia nei parcheggi in struttura che in quelli a raso trovare un posto dove lasciare l’auto è stata un’impresa. E’ stata come sempre una festa di popolo, con capannelli di persone che si sono incontrate, hanno approfittato per prendere un aperitivo o un caffè insieme o che si sono ritrovate magari per una cena da consumare sia nello stand della Pro Loco Macerata o nei tanti punti di ristoro disseminati attorno alle mura dove un po’ tutti gli ambulanti hanno registrato ottimi affari. Molte le curiosità tra le bancarelle, dai giocattoli ai dolci tradizionali agli immancabili pesciolini rossi che tanto piacciono ai bambini. Per i più golosi non sono mancate crepes con la nutella, croccante e riso soffiato. Nel complesso fiera comunque molto affollata e buoni affari per gli ambulanti.
I fischietti in terracotta del Cif
Particolarmente richiesti anche i tradizionali fischietti in terracotta del Cif che rappresentavano quest’anno il fornaio che porta in mano le ciambelline al vino, uno dei dolci della nostra tradizione, che venivano vendute infilate su un bastone e vendute in strada o vicino ai luoghi di incontro dei giovani dalle cosiddette “semarole”.
L'ordinanza
Fino a questa notte è stata in vigore l’ordinanza del sindaco Sandro Parcaroli relativa al divieto temporaneo di vendita per asporto di qualsiasi bevanda contenuta in bottiglie o contenitori di vetro o di alluminio da parte di tutti gli esercizi e le attività di commercio e di somministrazione su area privata e pubblica che a qualsiasi titolo possono vendere bevande fatta eccezione per la somministrazione al tavolo anche all’aperto. Ieri sera la tradizionale processione di San Giuliano guidata dal vescovo di Macerata Nazareno Marconi. «Al progetto di civiltà che il Covid sembra aver potenziato, è giusto e buono opporsi con un progetto alternativo - ha detto durante l’omelia -: la civiltà delle persone e non degli individui, del noi e non dell’io, della cura e non dell’indifferenza, della fraternità e non del nemico, delle parole vere e credibili contro le chiacchiere e la sfiducia. Il mio augurio è che San Giuliano, il caritatevole traghettatore del fiume Potenza, ci aiuti a traghettare il nostro tempo verso sponde di pace, di comunione, di ricostruzione della fiducia nella verità e nell’affidabilità delle persone con cui condividiamo il cammino della vita».