Macerata, la fiera di San Giuliano promossa: folla a caccia di affari tra gli stand

La fiera di San Giuliano promossa, tanti a caccia di affari tra gli stand
La fiera di San Giuliano promossa, tanti a caccia di affari tra gli stand
di Lolita Falconi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Settembre 2023, 01:05 - Ultimo aggiornamento: 11:42
MACERATA Macerata ha festeggiato con il solito bagno di folla nella giornata finale il suo patrono. Ieri l’epilogo con la fiera di San Giuliano. In tantissimi si sono riversati sulle strade del centro e dei corsi intorno alla città. Circa 300 le bancarelle predisposte nelle vie storiche, in corso Cavour, viale Puccinotti, viale Trieste, piazza Mazzini, piazza Annessione, via Garibaldi, via Tommaso Lauri, via Matteotti e piazza Cesare Battisti. A differenza di mercoledì, la prima giornata di fiera caratterizzata inizialmente nel pomeriggio dalla pioggia, quella di ieri è stata una splendida giornata, peraltro neppure tanto afosa. Giusta proprio per fare una passeggiata in fiera a caccia di sconti, affari e soprattutto di tipicità. Insomma, fiera promossa a pieni voti.  



Sia nei parcheggi in struttura che in quelli a raso trovare un posto dove lasciare l’auto è stata un’impresa. E’ stata come sempre una festa di popolo, con capannelli di persone che si sono incontrate, hanno approfittato per prendere un aperitivo o un caffè insieme o che si sono ritrovate magari per una cena da consumare sia nello stand della Pro Loco Macerata o nei tanti punti di ristoro disseminati attorno alle mura dove un po’ tutti gli ambulanti hanno registrato ottimi affari. Molte le curiosità tra le bancarelle, dai giocattoli ai dolci tradizionali agli immancabili pesciolini rossi che tanto piacciono ai bambini. Per i più golosi non sono mancate crepes con la nutella, croccante e riso soffiato. Nel complesso fiera comunque molto affollata e buoni affari per gli ambulanti. 

I fischietti in terracotta del Cif
 

Particolarmente richiesti anche i tradizionali fischietti in terracotta del Cif che rappresentavano quest’anno il fornaio che porta in mano le ciambelline al vino, uno dei dolci della nostra tradizione, che venivano vendute infilate su un bastone e vendute in strada o vicino ai luoghi di incontro dei giovani dalle cosiddette “semarole”.

Si chiamavano così perché vendevano i semi, i lupini e le mandorle. Il fischietto, realizzato da un artigiano di Grottaglie, in Puglia, è stato venduto in 400 pezzi alla Bancarella della tradizione in piazza della Libertà sia mercoledì che ieri nel corso della fiera. Il prezzo è quello degli ultimi anni: 15 euro. Frequentati pure gli stand delle società sportive cittadine che hanno promosso le proprie attività mentre un buon afflusso si è registrato nei vari luoghi della cultura di Macerata, da Palazzo Buonaccorsi ai musei. Presenti in città le delegazioni delle città gemellate con Macerata: Weiden (Germania) – in occasione dei 60 anni del legame con la città tedesca verrà rinnovato, con sottoscrizione ufficiale, il patto di amicizia – Issy Les Moulineaux (Francia) e Floriana (Malta). 

L'ordinanza
 

Fino a questa notte è stata in vigore l’ordinanza del sindaco Sandro Parcaroli relativa al divieto temporaneo di vendita per asporto di qualsiasi bevanda contenuta in bottiglie o contenitori di vetro o di alluminio da parte di tutti gli esercizi e le attività di commercio e di somministrazione su area privata e pubblica che a qualsiasi titolo possono vendere bevande fatta eccezione per la somministrazione al tavolo anche all’aperto. Ieri sera la tradizionale processione di San Giuliano guidata dal vescovo di Macerata Nazareno Marconi. «Al progetto di civiltà che il Covid sembra aver potenziato, è giusto e buono opporsi con un progetto alternativo - ha detto durante l’omelia -: la civiltà delle persone e non degli individui, del noi e non dell’io, della cura e non dell’indifferenza, della fraternità e non del nemico, delle parole vere e credibili contro le chiacchiere e la sfiducia. Il mio augurio è che San Giuliano, il caritatevole traghettatore del fiume Potenza, ci aiuti a traghettare il nostro tempo verso sponde di pace, di comunione, di ricostruzione della fiducia nella verità e nell’affidabilità delle persone con cui condividiamo il cammino della vita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA