Lopez oro europeo nella marcia
Oggi è il giorno di Tamberi

Lopez oro europeo nella marcia Oggi è il giorno di Tamberi
di Carlo Santi
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Mercoledì 13 Agosto 2014, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 15:56
ZURIGO - Sotto la pioggia marciando con le rotaie del tram sotto i piedi, lo spagnolo Miguel Angel Lopez ha conquistato la medaglia d’oro degli Europei della 20 chilometri dopo 1h19’44”.

Lopez ha battuto in volata il russo Aleksandr Ivanov, argento a un solo secondo, mentre per il bronzo l’ha spuntato l’altro russo Denis Strelkov anche lui in volata contro l’ucraino Ruslan Dmytrenko, 1h19’46” per entrambi. Ottavo posto per Giorgio Rubino (1h22’07”) mentre Matteo Giupponi e Massimo Stano hanno chiuso in 19esima e 26esima posizione.



Lopez arriva al successo dopo il bronzo al mondiale di Mosca 2013 3 il quinto posto di Londra 2012.

Giorgio Rubino, che ha condotto in testa la gara per 8 km prima di cedere quando il gruppo dei battistrada ha imposto un ritmo più sostenuto, ha saluto il suo piazzamento con il sorrido.



«Ripato da qui», ha quasi gridato il marciatore romano che per rinascere, dopo tre stagioni da dimenticare, ha cambiato tutto. Ha lasciato Saluzzo e Sandro Damilano per trasferirsi in Sicilia, a Siracusa, dove lo allena Alessandro Garozzo e vive nella base dell’Aeronautica. «Ero finito come atleta e come persona - ha aggiunto - Adesso c’è chi crede ancora in me. C’è un progetto interessante e ho ripreso. Questo è solo l’inizio».



Ha ripercorso le tappe del declini, Rubino, quelle che definisce «mazzate». «Ero vuoto, a Saluzzo stavo bene con Sandro Damilano e con chi sapete. Poi mi sono trovato solo». Non lo cita mai, ma il «chi sapete» è Alex Schwazer. «Dopo Berlino 2009 sono stato a casa suo per confortarlo. Quello che ha fatto non me lo aspettavo. E poi guardate la doppia beffa: ora sono quarto agli Europei del 2010 perché il primo lo hanno squalificato e hanno dato la medaglia proprio a lui. Mi auguro che continuino a indagare».



La seconda giornata degli Europei di atletica, che si stavvivendo sotto la piggio in un clima da autunno avanzato, ha proposto in mattinata le qualificazioni dell’alto maschile. Nessuna sorpresa: tutti in finale i migliori, da Bondarenko a Ukov e Protsenko, compresi i nostri Fassinotti e Gianmarco Tamberi, quest’ultimo ripescato con il suo 2.19 (gli altri hanno saltato tutti 2.23). Nei 400 ostacoli femminili l’azzurra Yadeslady Pedroso ha raggiunto (56”75) la semifinale con la britannica Elidh Child migliore nelle batterie con 55”32.



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