Cerolini gela la Civitanovese
"C'è il rischio di finire in Eccellenza"

Il direttore generale Mario Cerolini, fratello del patron della Civitanovese
Il direttore generale Mario Cerolini, fratello del patron della Civitanovese
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Venerdì 31 Luglio 2015, 23:18 - Ultimo aggiornamento: 23:23
CIVITANOVA - Le nubi nere all’orizzonte sono tutte vere: la Civitanovese rischia davvero di perdere la Serie D e di precipitare in Eccellenza. Proprio mentre la nuova società del patron Giuseppe Cerolini aveva assestato i primi colpi di mercato, sono sorti dei problemi per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie D. Un ostacolo inaspettato dopo aver espletato nei termini previsti tutte le procedure necessarie per mantenere l’attuale categoria dopo il fallimento del club. Sul tavolo ci sono i debiti federali accumulati nella stagione scorsa verso i propri tesserati a causa delle inadempienze della precedente proprietà.



Il direttore generale Mario Cerolini, fratello del patron, giovedì si è subito recato a Roma agli uffici della Figc per conoscere la reale situazione. “Faremo di tutto per dipanare la matassa - dichiara Mario Cerolini - In Figc c’è stato un colloquio cordiale e allo stesso tempo franco. Esistono delle questioni da risolvere e da parte nostra c’è piena disponibilità affinché si arrivi a una soluzione. Allo stesso tempo devo essere realista e sincero. Per questo ho voluto parlare alla squadra e allo staff tecnico per informarli che potrebbe esserci anche la malaugurata ipotesi di scendere di una categoria. Ci stiamo dando da fare e ci siamo rivolti anche a un professionista esperto di ordinamento sportivo. Resto sereno e fiducioso che tutto quello costruito in un breve lasso si tempo non sia stato fatto invano”.



Di sicuro c’è che servirà un altro miracolo dopo quello realizzato ad inizio luglio con il fallimento in tribunale della vecchia società, l’acquisto all’asta del titolo sportivo e l’iscrizione formalizzata a tempo record. Il destino della Civitanovese sarà più chiaro martedì, quando ci sarà il Consiglio Federale che si pronuncerà anche sui club ammessi al campionato di Serie D: le società escluse potranno comunque fare ricorso al Collegio Arbitrale.
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