Chiellini out per il Bayern, Dybala
non si arrende: "Passiamo il turno"

Mandzukic festeggia con Dybala
Mandzukic festeggia con Dybala
di Luca Pasquaretta
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Lunedì 14 Marzo 2016, 17:54 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 12:54
MONACO - A Monaco senza Chiellini. A meno di un miracoloso recupero (stamane ha svolto ancora lavoro differenziato nell’allenamento dell’antivigilia, c’era pessimismo nello staff medico, oggi il provino decisivo), Max Allegri non potrà contare sul marcantonio livornese per il ritorno degli ottavi di Champions in Germania. Dovrebbe essere 4-4-2 con la stessa linea difensiva che sfidò il Barcellona a Berlino: Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli ed Evra davanti a Buffon.

Servirà un’impresa alla Juve per ribaltare il 2-2 dell’andata e accedere ai quarti. L’Allianz Arena (ore 20:45, Mediaset Premium) sarà una bolgia. In casa la corazzata di Guardiola nella fase a girone ha asfaltato gli avversari, realizzando 14 gol e subendone solo 1. Fischierà Jonas Eriksson, l’arbitro che diresse la semifinale di ritorno al Santiago Bernabeu dell’anno scorso contro il Real Madrid. A centrocampo e in attacco spazio ai titolarissimi. Toccherà a Mandzukic (l’ex) e a Dybala scardinare la difesa del Bayern. L’argentino ha lanciato la sfida ai microfoni di Sky: «Se giochiamo come sappiamo, possiamo passare il turno. Servirà pazienza, attenzione. Ma allo stesso tempo dovremo essere aggressivi, cercare di approfittare delle occasioni che avremo, colpirli negli spazi. Che Juve sarà? Quella degli ultimi 30 minuti nella gara d’andata». Ripartiranno da lì Buffon e compagni. Anche se per passare il turno sarà fondamentale blindare la porta, come è capitato in campionato, dove il capitano della Juve e della nazionale non subisce gol da 926 minuti, ne mancano 3 per eguagliare il record assoluto di imbattibilità di Sebastiano Rossi. Proverà a superarlo domenica nel derby in casa del Toro.
Ma quella è un’altra storia, perché prima proveranno a centrare l’ennesima missione impossibile. Dopo l’andata contro il Sassuolo, nessuno ci credeva alla rimonta, ed invece un girone dopo, sul campo hanno ribaltato tutto: pronostico, numeri e statistiche. Tutto in una notte. Prendere o lasciare, al diavolo il galateo, in Europa con gli scontri diretti funziona così.
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