Mourinho lo ammette: "E' il momento
più difficile della mia carriera"

Mourinho lo ammette: "E' il momento più difficile della mia carriera"
di Lorenzo Amuso
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Venerdì 2 Ottobre 2015, 17:32 - Ultimo aggiornamento: 22:51
LONDRA - Lo Special One adesso è meno speciale. Il suo Chelsea è in crisi di gioco e risultati, in Premier League come in Europa, mai così male con Josè Mourinho, costretto ad ammettere di attraversare «il periodo più difficile» delal sua carriera. Un'ammissione certamente dolorosa (per la sua tracimante autostima), ma inevitabile. È l'evidenza dei numeri a certificarlo. Perchè neppure nella sua prima (breve) esperienza da tecnico, alla guida del Benfica quando era subentrato a Jupp Heynckes (settembre 2000) aveva fatto così male.



All'epoca era rimasto sulla panchina lusitana fino a dicembre, totalizzando nove partite in campionato (cinque vittorie, due pareggi e due sconfitte) e l'eliminazione dalla Coppa Uefa. Un bilancio nettamente migliore di quello attuale del Chelsea, che dopo sette giornate si ritrova solo 14esimo in campionato (già tre sconfitte), e reduce dalla sconfitta ad Oporto in Champions. Numeri più che deludenti, addirittura peggiori all'epilogo della prima avventura di Mou con i Blues, quando era stato esonerato in settembre per lasciare il posto ad Avram Grant.



Quella volta a Roman Abramovich era bastato il pareggio casalingo in Champions contro il Rosenberg per perdere la pazienza, e decidere il licenziamento. Oggi il portoghese non rischia, il campionato vinto lo scorso maggio gli garantisce almeno una stagione di credito. Anche per questo si può permettere un tono quasi beffardo sulla striscia negativa della sua squadra. «È sicuramente il peggior periodo della mia carriera, con i peggiori risultati, ma è anche un'esperienza fantastica - le parole di Mou -. Non è qualcosa che voglio ripetere, anzi voglio che finisca domani. Ma è una buona esperienza per la mia carriera».



Una carriera ricca di successi (campionati vinti in quattro nazioni, due Champions League), con pochissime delusioni, come lo stesso Mou ha tenuto a precisare. «Arriva tardi, troppo tardi dopo 15 anni di carriera, (questo periodo) sarebbe dovuta arrivare dopo tre o quattro anni. Ma è qualcosa che mi aiuterà a migliorare». Lo sperano soprattutto i tifosi del Chelsea, a partire da domani quando i Blues attendono la visita del Southampton per il rilancio.
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