La Civitanovese dal Papa
Donata una maglia rossolbù

Giocatori e dirigenti della Civitanovese di fronte alla basilica di San Pietro
Giocatori e dirigenti della Civitanovese di fronte alla basilica di San Pietro
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Gennaio 2015, 19:52 - Ultimo aggiornamento: 20:04

CIVITANOVA - Giornata speciale per la Civitanovese che questa mattina è stata ricevuta in Vaticano, alla sala Nervi, da Papa Francesco.

Un evento eccezionale che rimarrà scolpito negli annali della società di via Martiri di Belfiore, abile a organizzare questa lodevole iniziativa. Il Pontefice, nel corso della catechesi di fronte a una folta platea internazionale, ha salutato squadra, staff e dirigenza rossoblù che al termine dell’udienza ha consegnato, per mano del suo direttore generale Giorgio Bresciani, un crocefisso stilizzato, un gagliardetto e una maglia a strisce della Civitanovese. Il Papa, dopo aver impartito la benedizione, prima di uscire ha anche voluto abbracciare il piccolo Hermes, mascotte della comitiva rossoblù e figlio del direttore sportivo Daniele Muscariello e della conduttrice romana Roberta Pedrelli. La giornata è proseguita con un pranzo in un ristorante sul lungotevere e con un giro turistico per le vie di Roma. Un’esperienza più unica che rara per tutta la truppa rossoblù, in modo particolare per Emiliano Nicolas Forgione, argentino come Papa Francesco. “Un’emozione straordinaria quella provata da me e da tutti i miei compagni - ci ha dichiarato con commozione il ventisettenne centrocampista della Civitanovese - E’ chiaro che vederlo e sentire la sua voce dal vivo è stata una sensazione da brividi essendo il Santo Padre argentino come me. Io sono nato a Campana, località che dista circa ottanta chilometri dalla sua città natale. E’ stato un momento indimenticabile che ricorderò per tutta la vita. E’ anche il primo Papa che vedo dal vivo. Di lui mi piace la semplicità, l’atteggiamento familiare che mostra".

© RIPRODUZIONE RISERVATA