Fano primo in lizza per la Lega Pro
Fondi e Olbia dietro, Cavese fuori

Tifosi del Fano durante una partita al Mancini
Tifosi del Fano durante una partita al Mancini
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Martedì 14 Giugno 2016, 07:27 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 15:57
ANCONA - Fondi e Olbia, entrambe alle spalle del Fano nella graduatoria delle 9 vincenti dei playoff di D. Lupa Roma, forse anche la Lupa Castelli Romani e al limite il Melfi tra le retrocesse, poi Campobasso, quindi Taranto di riserva per assenza di altri pretendenti. Potrebbero essere queste, se l’Alma rinuncerà nonostante ad oggi sia virtualmente la prima delle candidate della D, le 6 ripescate in Lega Pro, che a luglio riprenderà l’antico nome di Serie C e all’antica tornerà ripassando da 54 a 60 squadre. I rigidi criteri per i ripescaggi, vergati il 7 giugno dal Consiglio Federale, hanno ristretto di brutto la possibile platea delle aspiranti. Confermata l’alternanza: tre posti se li contenderanno le retrocesse dalla Lega Pro, altri tre le 9 vincenti dei playoff di D.
Nel primo caso iniziano le grane. Delle 9 precipitate in D solo due avrebbero tutti i requisiti in regola per partecipare all’allegra giostra. Una è il Cuneo che però, per bocca dell’ad Oscar Becchio, non sembra intenzionato a scucire i 250 mila euro a fondo perduto. Le altre, a parte la Lupa Roma, e forse Lupa Castelli Romani e Melfi, sarebbero tutte già fuori dalla corsa. Dal girone A sono scesi anche l’Albinoleffe, ripescato l’estate scorsa e quindi già eliminato, e la Pro Patria, coinvolta nello scandalo del calcioscommesse d’un anno fa e di fatto in fuorigioco. Come lo sono state anche L’Aquila e Savona, retrocesse dal girone B: qui solo la Lupa Roma sarebbe arruolabile e sta pensando di aderire al ripescaggio oneroso, solo che non ha uno stadio a norma. Proverà a trasferirsi, scelta la destinazione Tivoli ma deve cambiare anche la sede e lo scoglio della Licenza Nazionale (entro il 12 luglio) è tutto da superare. Pure dal girone C si è retrocessi in brutta compagnia. Ischia e Melfi sono state penalizzate nell’ultimo triennio per inadempienze finanziarie: i campani hanno subito un -4 nella stagione appena conclusa tra mancata presentazione della fideiussione entro il 30 giugno e soprattutto “ritardi e dichiarazione non veridica” su ritenute Irpef e contributi Inps. I lucani sono stati invece puniti con un -2 nel gennaio 2015 (stagione precedente) sempre a causa della fideiussione mancante e per “non aver depositato nei termini stabiliti l’avvenuto pagamento di rate scadute al 30 aprile 2014 delle rateizzazioni dei tributi Iva del 2009, 2010 e 2011 e Irap nel 2010». Più agevole la situazione della Lupa Castelli Romani, comunque penalizzata di 1 punto a novembre scorso per non aver presentato la fideiussione entro il 30 giugno.

A naso potrebbe andare a finire che almeno 4 delle 6 ripescate emergeranno dalla D. Qui la graduatoria è già nota poiché scaturita dalla media punti di ognuna al termine del campionato, con due bonus andati al Fano (+0,05 per il secondo posto nella classifica Giovani D valore) e al Fondi che ha aggiunto un rilevante 0,50 per aver vinto la Coppa Italia. Prima e terza sono Caronnese (2,16) e Campodarsego (2,08) che però resterebbero a piedi: non hanno uno stadio a norma. È secondo il Lecco (2,11) ma schiacciato dai debiti, sull’orlo del fallimento e con un presidente finito anche agli arresti: diamolo eliminato. Per cui il Fano (2,05) diventerebbe niente meno che il primo della lista se non ci fosse l’ingrato esborso di 250 mila euro da aggiungere. Alle sue spalle Fondi (2,03), Cavese (1,89) e Olbia (1,82), tutte già pronte con l’assegno da staccare: solo che i campani di Cava de Tirreni nel 2014/15 in Lega Pro erano stati penalizzati di ben 6 punti per il mancato pagamento di stipendi a diversi tesserati. Porta sigillata anche in questi casi. Chiudono la graduatoria il Gavorrano (1,79) e la Correggese (1,68), che però sono già state entrambe ripescate nell’estate del 2013 (in Lega Pro la prima, in D la seconda), quindi nell’ultimo quinquennio: saranno escluse nella prima fase dei ripescaggi.
In caso servissero altre candidate, la giostra sarà allargata alle 9 perdenti delle finali playoff, aggiungendo eventualmente anche Gavorrano e Correggese, sempre in base alla graduatoria della media punti. Che è questa: Lavagnese 1,95, Frattese 1,94, Montecatini 1,85, Torres e Forlì 1,82, Belluno 1,81, Francavilla e Campobasso 1,79, Seregno 1,68. Tra queste, togliete pure Frattese e Torres, condannate nel processo Dirty Soccer, il Forlì perché già ripescato nell’estate 2013 in Lega Pro, oltre a Francavilla (rinuncerà) e Montecatini (campo non a norma), ma non il Campobasso: con l’ingresso dell’ex patron della Salernitana Aliberti ci sono soldi e ambizioni.

Se poi occorresse, potrebbero entrare in ballo le perdenti delle semifinali playoff, un’altra pletora di candidate in cui figurano anche Grosseto (2,00), Taranto (1,85), Reggio Calabria (1,56) e pure la Vibonese (1.50): hanno già garantito che per loro la tassa non è un problema. Solo che sia Grosseto che Reggio Calabria, che tornerà a chiamarsi Reggina, dalle cui ceneri è nata un anno fa, saranno molto probabilmente escluse dal ripescaggio: sono club nati l’estate scorsa, in base all’articolo 52 delle Noif, dopo la revoca dell’affiliazione da parte della Figc delle precedenti società professionistiche. Porte chiuse anche per loro.
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