Rossi domina dall'inizio alla fine
Lorenzo è secondo, Marquez terzo

Valentino Rossi
Valentino Rossi
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Domenica 24 Aprile 2016, 14:46 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 11:33

JEREZ DE LA FRONTERA - La musica cambia, eccome se cambia. L'appuntamento di Jerez è il dominio assoluto di Valentino Rossi che torna prepotentemente alla vittoria. Il campione di Tavullia che aveva già conquistato la pole position è partito forte e non ha mai mollato la presa riuscendo a respingere gli attacchi di tutti gli inseguitori, Lorenzo su tutti.
 


Nella settimana in cui Jorge Lorenzo annuncia il passaggio alla Ducati dal 2017, Valentino Rossi ha dominato il Gran premio di Spagna, come a mandare un messaggio alla Yamaha: «Tranquilli, continuerete a vincere con me». A Jerez, quarto appuntamento del mondiale, si compie il «fine settimana perfetto», come lo ha definito il campione urbinate: pole position, giro veloce in gara e successo. In testa dal primo all'ultimo dei 27 giri, su una pista che gli è sempre stata amica. E il tifo si scalda: anche il premier Renzi ritwittando scrive: «Che soddisfazione! Vincere così in casa loro e far vedere chi è che davvero sa andare in moto! Grazie». E sui social si scatena anche il fan Jovanotti: «Che meraviglia vincere così in Spagna» scrive il cantante.   

Rossi si è tenuto dietro in un sol colpo sia il campione del mondo e compagno di team, sia la Honda del detestato Marc Marquez. «Ho proprio goduto ad essere lì nel mezzo, sul podio, più in alto di quei due» ha confessato alla fine, con un sorriso maligno. Perchè se vincere «dà sempre un gran gusto», farlo in casa di quelli che dalla fine infuocata della stagione 2015 sono al centro del suo mirino è senz'altro speciale.   Da restare a bocca aperta il modo in cui Rossi ha disposto degli avversari. Su un asfalto che il sole ha scaldato rispetto a ieri (creando problemi alle gomme nel finale) solo in avvio Lorenzo ha abbozzato una reazione, con un sorpasso durato lo spazio necessario al Dottore per incrociarne la traiettoria, rimettersi davanti e scappare verso la vittoria numero 113 in carriera. Tenendo sempre tempi sull'1'40« (l'1'40»090 del terzo giro resterà il migliore).

Intanto, la iella decideva di non mollare Andrea Dovizioso, costretto a ritirarsi per un problema alla sua Ducati.  Fino a metà gara Valentino ha fatto un altro mestiere, guadagnando due-tre decimi a giro. Lorenzo ha quindi tentato di rientrare in gioco, riuscendo a recuperare qualcosa finchè - parole sue - «il posteriore ha cominciato a slittare in rettilineo, sembrava una gomma da bagnato». Problema segnalato a gara finita sia da Valentino che da Marquez. Fosse davvero questa o meno la causa dell'improvviso rallentamento del maiorchino, Rossi ha ripreso a guadagnare decimi sugli avversari, senza lasciare più spazio a velleità di recupero.  Perchè nel frattempo anche Marquez si era arreso allo strapotere rossiano decidendo, dopo aver rischiato un paio di volte di finire in terra, che oggi era meglio tenersi stretto il terzo posto. Alle spalle dei tre sul podio, solo comparse: Dani Pedrosa con la seconda Honda ufficiale quarto (a oltre 10« dal primo), seguito da Aleix Espargarò e Maverick Vinales. Solo settima la Ducati di Andrea Iannone. Hanno chiuso la top ten Pol Espargarò, Eugene Laverty ed Hector Barbera.

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