La nuova Lube che punta all'Europa
ha tre assi per sostituire lo "Zar"

La nuova Lube che punta all'Europa ha tre assi per sostituire lo "Zar"
di Luca Regini
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Giovedì 9 Ottobre 2014, 17:41 - Ultimo aggiornamento: 18:24
ANCONA - Si alza il sipario, è il caso di dirlo visto che la cerimonia si svolge al Teatro Comunale di Treia, sulla nuova avventura della Cucine Lube Banca Marche, che riparte con lo scudetto del volley sulle maglie e tanta voglia di fare bene anche in Europa. La presentazione ufficiale della nuova squadra biancorossa, sempre affidata al settempedano Alberto Giuliani, arriva dopo una serie di amichevoli vittoriose ed a meno di una settimana dalla sfida di Brindisi, dove nalla partita secca con la Copra Piacenza, verrà assegnato il primo trofeo stagionale, la Supercoppa.

Domenica 19 comincerà invece il campionato e due settimane dopo partirà la Champions League, la competizione più affascinante, che il sodalizio maceratese (ora non più, per carità...) vinse già nel 2002.

La Lube si presenta ai nastri di partenza con alcune novità sostanziali: in particolare l'assenza del capitano e bombardiere principe, Ivan Zaytsev, volato a monetizzare in Russia, mentre meno dolorose dovrebbero essere le dipartite di Patriarca e Giombini, che titolari non erano.

Al posto dei tre partenti sono arrivati tre big indiscutibili, anche se nessuno dei tre singolarmente sulla carta vale uno Zaytsev. I nuovi sono l'opposto Giulio Sabbi, già titolare azzurro con grandissime potenzialità, Alessandro Fei, monumento del volley azzurro, che può giocare sia al centro che opposto e che non ha certo bisogno di presentazioni, e infine il centrale finlandese Konstantin Shumov, già visto alcune stagioni fa a Loreto in serie A2, che ha maturato esperienze in mezza Europa e garantisce comunque qualità e quantità.

Con questo organico la Lube Treia (i dirigenti insistono su questa localizzazione) si prepara a dare la caccia al secondo scudetto consecutivo e a fare bella figura in Europa, laddove per bella figura si intenda come minimo arrivare alla final four. Sulla carta le premesse ci sono tutte, se non altro in campo nazionale, dove le avversarie hanno rinfoltito i ranghi ma probabilmente non sono riuscite a colmare il gap con lo squadrone di Giuliani. Perugia in primis, finalista lo scorso anno, poi a ruota Modena e Piacenza, sembrano essere le sfidanti più credibili, ma l'impressione è che la Lube possa temere solo se stessa, qualche infortunio o qualche propria defaillance.

Un'altra incognita è data invece dal campo di gioco. Fin dalla scorsa primavera la società annunciò il trasferimento dal primo settembre nel nuovo palasport di Civitanova, anche se era ben chiaro a tutti che la struttura non sarebbe stata pronta per la data concordata con le istituzioni locali. A questo punto, arresasi all'evidenza, la Lube ha rinunciato al nuovo palas almeno fino al gennaio del 2015, mettendo in vendita abbonamenti per il solo girone di andata. Adesso, ammesso che il palasport di Civitanova sarà pronto in gennaio, cosa su cui non metteremmo la mano sul fuoco, un trasloco in corso d'opera potrebbe creare dei problemi a una squadra che deve curare tutto fin nei minimi particolari. Ma d'altra parte non è possibile che Giulianelli e Massaccesi questa cosa non l'avessero messa in conto fin da prima, quindi c'è da credere che la Lube, anche in questo senso, saprà bene come cavarsela.
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