Il Matelica diventa esplosivo
Preso Titone, giocherà da gennaio

Mario Titone durante Matelica-Samb della scorsa stagione
Mario Titone durante Matelica-Samb della scorsa stagione
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Venerdì 9 Dicembre 2016, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 22:16
MATELICA - Non lascia, ma anzi raddoppia il Matelica che, dopo l’inattesa sconfitta casalinga per 1-0 contro il Romagna Centro, si rinforza ulteriormente mettendo a disposizione del tecnico Mecomonaco l’esterno offensivo Mario Titone, 28 anni, siciliano di Erice, nella prima parte di stagione con il Piacenza nel girone A di Lega Pro. Un giocatore già noto agli sportivi marchigiani perchè nella scorsa stagione Titone è stato tra gli assoluti protagonisti della vittoria del campionato di Serie D con la Samb con cui ha realizzato 19 reti. Nel suo curriculum anche esperienze in Serie B con Pisa e Sassuolo, e in Serie C con la Virtus Lanciano. Insomma un rinforzo di lusso che, come sottolinea il vice presidente Carlo Dolce. «Vuole essere un ulteriore sforzo della società per un obiettivo a cui tutti dobbiamo tendere con impegno, non badando ai singoli nomi, ma alla forza di squadra».

Titone non potrà però essere schierato in campo prima di un mese, stando alla regola che impone 30 giorni di tempo per chi dai Pro scende tra i dilettanti. Al suo rientro dovrà anche scontare una giornata di squalifica rimediata con il Piacenza. Insieme a Titone si è aggregato con il gruppo e sarà a disposizione già da domani il centrocampista Alessio De Cerchio, un classe 1997 cresciuto nelle giovanili del Pescara e in arrivo dal San Nicolò.

Il mercato ha tenuto impegnata la società nelle ultime ore, anche se l’argomento di riflessione al ritorno agli allenamenti è stata inevitabilmente la sconfitta interna subita nel turno infrasettimanale di giovedì contro il Romagna Centro. «È stata un’autentica doccia ghiacciata - dice il vicepresidente Dolce - Siamo consapevoli che è un campionato in cui si può vincere e perdere con chiunque, ma nessuno di noi si aspettava un approccio alla gara come quello visto contro i romagnoli. Siamo stati lenti, non combattivi. Forse abbiamo preso con troppa leggerezza la gara, ma non mi spiego questo calo di tensione in una squadra come la nostra».
 
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