«Tutto quello che ho fatto per il Milan -dice Maldini- ha un peso importante. Però, proprio per rispetto della mia storia, se io accetto di entrare nel Milan lo faccio solo seguendo i miei ideali. Amo profondamente questo club e posso aiutarlo solo ascoltando il mio cuore e la mia testa. Per il bene del Milan devo restare me stesso».
«Io -prosegue- non posso assumermi certe responsabilità e metterci la faccia senza identificarmi nella proprietà. Vorrei conoscere i nuovi proprietari, condividere il progetto, parlare di strategie, ascoltare i loro obiettivi e le linee guida. Mi sembra il minimo». Maldini precisa che non si è «mai parlato di soldi» e che tale discorso sarà affrontato solo una volta chiarito quale sarà il suo ruolo effettivo.
A chi infine domanda se il suo ritorno al Milan si concretizzerà, l'ex difensore risponde: «Deve chiederlo a loro.
Finora ci sono state tante voci e poca chiarezza. Non è detto che si faccia, ma è possibile. Però solo con ruoli definiti e con la condivisione del progetto. Come accadeva nel grande Milan di Berlusconi. Non sono io a dover dare una risposta a loro, ma loro a me».