L'ad Fassone e il suo staff si erano recati il mese scorso a Nyon per presentare il piano «ma evidentemente le informazioni fornite non sono bastate, perchè ha pesato in maniera negativa il contesto di incertezza che avvolge l'intera operazione rossonera firmata da Li Yonghong. L'appesantimento del bilancio 2017-18 (e di quelli successivi) per via della sontuosa campagna acquisti dell'estate ha aggiunto un ulteriore elemento alle valutazioni di Nyon». Niente moratoria, dunque, e sanzioni in vista per il Milan che potrebbe anche «avere qualche difficoltà a rientrare nei requisiti richiesti per il settlement agreement, cioè il patteggiamento a cui sono state sottoposte già Inter e Roma».
"AFFRONTEREMO IL SETTLEMENT AGREEMENT" «Arrivano importanti segnali mediatici sul Voluntary Agreement, in attesa del pronunciamento ufficiale e definitivo dell'Uefa. Oltre a dichiarare il proprio massimo e costante rispetto nei confronti dell'istituzione europea, il Milan ha sempre dichiarato di essere pronto ad affrontare l'altra faccia della medaglia e cioè il Settlement Agreement». Cosi si legge sul sito del Milan.
Il commento della società rossonera è una risposta alle indiscrezioni relative all'imminente bocciatura da parte della Uefa del Voluntary Agreement presentato in tema di fair-play finanziario. «La proposta di Voluntary partita dalla società rossonera era una novità assoluta in tal senso, non essendoci precedenti a livello politico-calcistico europeo.
Il Milan a novembre si era impegnato a fondo per la redazione e la strutturazione del proprio piano», ha proseguito il club rossonero.