Zamparini caccia anche Novellino
e richiama al timone Ballardini

Walter Novellino, breve la sua permanenza alla guida del Palermo
Walter Novellino, breve la sua permanenza alla guida del Palermo
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Lunedì 11 Aprile 2016, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 17:31

PALERMO - 



  Era contento come un bambino Walter Novellino quando un mese fa approdò alla panchina del Palermo: un pò di serie A dopo anni di B. Ma la situazione era quasi disperata e lo sapeva; non tanto per la classifica, quanto per il basso tasso tecnico della squadra e l'alto livello di tensione che si respira in rosanero dopo la girandola di tecnici e i risultati deludenti di un'annata da dimenticare. Già ieri sera, dopo la sconfitta con la Lazio, aveva capito che era meglio non fare programmi e oggi pomeriggio è arrivato puntuale l'esonero da parte del presiedente Maurizio Zamparini che ha contattato Davide Ballardini, promettendogli più libertà e un contratto che potrebbe allungarsi fino al 2017, con un eventuale premio promozione. Manca ancora l'ufficialità e in viale del Fante le bocche rimangono cucite, ma sembra chiaro che sarà l'allenatore ravennate a tentare l'impresa, a partire da domani, nel ritiro di Coccaglio, in Lombardia.  

Una decisione maturata già ieri in serata. Ma il Palermo, in questa stagione all'ottavo cambio in panchina, sembra ormai assuefatto alle «novità» e difficilmente ci sarà quella scossa tanto auspicata. Il dato positivo è che Carpi e Frosinone hanno perso, ma il calendario è in salita per i rosanero. Novellino è comunque convinto che la squadra siciliana possa ancora farcela.  «La fortuna a volte nel calcio aiuta e io non sono stato fortunato - ha spiegato - Sono deluso per come è andata, ma ringrazio Zamparini per l'opportunità che mi ha dato. I risultati non mi hanno dato ragione, appena un punto in quattro partite anche se con Empoli e Napoli abbiamo fatto grandi gare, ma le grandi partite non contano e ieri sera abbiamo perso male».

«Siamo già con un piede in B, non abbiamo la mentalità per salvarci, sono retrocesso anche con Dybala e Ilicic. Non siamo abituati a combattere come Carpi e Frosinone», ha amaramente commentato il patron Zamparini, ospite di Radio 24. «Andare in serie B non è la fine del mondo - ha rincarato - Tutti gli anni tre squadre vanno in B, il Verona va giù dignitosamente. Non è la fine del mondo, l'altra volta ci ho rimesso 30 milioni, ora c'è un paracadute importante . Vendo anche se resto in serie A, e se non vendo non faccio più il presidente», ha aggiunto Zamparini che poi picchia duro sulla gestione Novellino: «Ha fatto un punto in 4 partite e preso sei gol. Il Palermo è inguardabile. Gli voglio bene perchè mi ha portato in serie A 25 anni fa. Ma è un pò attempato».  

Quanto all'oramai ex tecnico rosanero, «spero che questo serva per dare qualcosa che manca alla squadra. Sono convinto - ha detto Novellino - che questi ragazzi hanno solo bisogno di serenità e basta». Serenità che mancava, per la verità, anche ai tempi di Ballardini, che ha guidato il Palermo tra novembre e gennaio. L'epurazione di Daprelà, Maresca e Rigoni dopo l'eliminazione in Coppa Italia e soprattutto il duro scontro, con tanto di strascichi legali, tra Ballardini e il capitano Stefano Sorrentino, non fanno ben sperare. Ma bisogna superare gli attriti e la paura per salvarsi. Già a partire dalla «mission impossible» allo Stadium contro la Juventus. 

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