I bilanci del Parma dal giudice
ma nessuna traccia di Manenti

I bilanci del Parma dal giudice ma nessuna traccia di Manenti
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Giovedì 12 Marzo 2015, 20:02
PARMA - Non c'è stata la passerella in Tribunale per il presidente del Parma Fc, Giampietro Manenti. Il numero uno crociato aveva fatto capire che si sarebbe presentato in persona dai magistrati e che avrebbe portato con sè anche il piano industriale per il rientro dal debito del club, ma alla fine sono stati recapitati invece solo i documenti contabili.



Ad entrare nella cancelleria del Tribunale di Parma è stato Marco Preti, direttore finanziario e amministrativo del Parma: ha consegnato i bilanci del club degli ultimi tre anni e la situazione economico-patrimoniale, al 17 febbraio 2015, con la precisazione che tale documento non è stato oggetto di verifica da società di revisione.



Manenti invece sarebbe stato visto a Milano in zona stazione Centrale ma per lui nessun incontro, come era stato lunedì scorso, con Alessandro Proto, la giovane promessa mancata della finanza con all'attivo un patteggiamento a 3 anni e 10 mesi e una sanzione della Consob di 4,5 milioni euro per false informazioni e manipolazione del mercato.



L'avvocato di Proto, Maurizio Bignami, ha però confermato la richiesta di un nuovo incontro avanzata da Manenti ma per ora nessuna intesa. Domani intanto il numero uno crociato è atteso a Collecchio per l'assemblea dei soci del Parma. Al tavolo siederà anche Roberto Giuli, presidente di Energy T.i. Group (società detentrice del 10% del pacchetto azionario del club crociato) e che aveva segnalato «gravi irregolarità nella nomina e nella composizione del consiglio d'amministrazione del club crociato» chiedendo ed ottenendo dal Tribunale di Bologna la nomina di un curatore speciale per il club.



Non è escluso che in quella sede Manenti possa chiedere l'autorizzazione per presentare in Tribunale un concordato in bianco, atto con cui si può avanzare la richiesta ad avere altri sessanta giorni di tempo prima di far scattare la sentenza di fallimento. Due mesi di ulteriore esposizione mediatica per Manenti con le sue promesse (puntualmente mancate), ma un vero harakiri per il Parma che rischierebbe così di venir spazzato via dal calcio italiano. Al club emiliano ormai non resta quindi che affidarsi ai suoi tifosi.



Tre di loro, della provincia di Treviso, oggi si sono presentati all'istituto Aste Giudiziarie di Parma dove hanno acquistato la panchina dello spogliatoio del Tardini solitamente utilizzata da Roberto Donadoni e pignorata nei giorni scorsi per i debiti del Parma. Andrea, Giordano e Michele, arrivati in Emilia da Asolo, sborseranno in tutto 1.400 euro più le spese ma i tre, malati dei colori crociati dai tempi di Tino Asprilla, hanno già confidato di volere restituire tutto al tecnico e al suo staff. Stessa sorte per alcune attrezzature della palestra del Centro Sportivo di Collecchio ricomprate dal medico sociale del club Andrea D'Alessandro.



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