Parma, dopo Cassano anche Paletta
Summit e paure, si temono tanti addii

Parma, dopo Cassano anche Paletta Summit e paure, si temono tanti addii
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Martedì 27 Gennaio 2015, 20:07 - Ultimo aggiornamento: 20:09
PARMA - L'addio di Cassano di ieri sera alla maglia del Parma rischia di essere solo il primo di una lunga serie. Mentre Fantantonio annuncia un periodo di riflessione con la possibilità, decisamente remota, di dire addio al mondo del calcio, in casa crociata si susseguono altri divorzi. Oggi ha detto addio ai colori gialloblù Gabriel Paletta. Il difensore italo-argentino ha detto sì alla Sampdoria e, sotto la minaccia di azioni legali, ha ottenuto il via libera del club emiliano.



Sulle orme di Cassano e Paletta ora potrebbe esserci anche Antonio Mirante anche se il portiere sembra intenzionato a rimanere fedele al club sino al prossimo 16 febbraio, data limite per il pagamento di una nuova tranche di stipendi. Un atteggiamento comune ai restanti componenti della rosa e concordato nella giornata di ieri in un summit con i rappresentanti dell'associazione calciatori.



Oggi intanto ha rescisso il proprio contratto di sponsorizzazione con il Parma Fc la Energy T.I Group, azienda che opera nel settore dell'energia. Non è un divorzio da poco perchè si tratta anche dell'azionista di minoranza del club e, per ora, resta comunque nel consiglio d'amministrazione.



«Nel contratto era prevista questa facoltà da parte nostra e ce ne siamo avvalsi, anche perchè io non conosco la nuova proprietà - ha spiegato Roberto Giuli, ad di Energy T.I Group a ParmaLive.com - Ho incontrato solo una volta il nuovo patron e non ho avuto modo di parlarci circa le sue intenzioni, per cui precauzionalmente ho deciso di risolvere l'accordo. Noi siamo il secondo azionista del Parma, io sono presente nel CdA e speriamo soltanto che la nuova proprietà, come mi è stato detto da chi ha venduto, si impegni in una serie di adempimenti economici». Chiarezza richiesta anche dal sindaco di Parma che, in una nota, chiede alla nuova proprietà un incontro «per ottenere risposte chiare che possano tranquillizzare i tifosi e la città sul fatto che un patrimonio così importante non vada perduto».



Insomma su Parma le nubi non si diradano e l'addio di Cassano non ha fatto altro che rinfocolare le polemiche. Una scelta, quella di Fantantonio, che oggi Roberto Donadoni non ha voluto commentare ma che, ha aggiunto, «rispetto. Quando non ci sono più gli stimoli giusti, tutto diventa più complicato».



Il tecnico sull'incontro di ieri con l'assocalciatori ha poi aggiunto: «Ognuno è libero di fare, nel legittimo, quello che ritiene più opportuno. Io mi limito di tenere unito il gruppo, con tutte le mie forze. Non bisogna ragionare in maniera individualista». Nel finale, insomma, una critica velata alla decisione di Cassano. Oggi però al suo fianco non c'è più nemmeno Gabriel Paletta.



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