Pugilato, arriva il Bar: potrà
ribaltare i verdetti alle Olimpiadi

Pugilato, arriva il Bar: potrà ribaltare i verdetti alle Olimpiadi
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Giovedì 18 Gennaio 2018, 20:39 - Ultimo aggiornamento: 21:56
Dopo la Var nel calcio ecco il Bar nel pugilato. È un ausilio video e tecnologico, la cui denominazione completa è «Bout Analisys Review» che servirà a riesaminare e analizzare, dopo ricorso di chi ritiene di essere stato danneggiato da arbitro o giudici, le fasi di un match il cui verdetto potrà perfino essere ribaltato. Finora dopo la protesta ufficiale, come fece l'Italia a Rio dopo il verdetto dell'incontro dei massimi fra Clemente Russo ed Evgenij Tischenko, si poteva arrivare (come effettivamente successe in terra carioca) solo all'esclusione dal torneo di quei giudici le cui decisioni avevano suscitato a dir poco perplessità. Il risultato dell'incontro però non poteva essere modificato: ora si cambia. Il Bar verrà introdotto alle Olimpiadi, fin da Tokyo 2020, e dovrebbe servire a risolvere l'annoso problema dei verdetti scandalosi che troppo spesso hanno danneggiato ai Giochi l'immagine della 'nobile artè, fino a spingere il Cio a minacciarne la cancellazione dal programma.

Questa novità storica è stata ufficializzata oggi, dopo le riunioni svoltesi a Roma fra i massimi esponenti della Commissione tecnica dell'Aiba, ente mondiale del pugilato olimpico, e del Comitato esecutivo. A volerle è stato in particolare il presidente 'ad interim' Franco Falcinelli, in carica dopo le vicende finanziarie che hanno travolto il suo predecessore Wu Ching-kuo. «Abbiamo varato l'elaborazione del B.a.r. - spiega Falcinelli -, ovvero un meccanismo per tutelare i risultati che a volte purtroppo sono assolutamente errati e ingiusti. Visto che si tratta di un prodotto elaborato in Italia con la collaborazione di Umberto Di Felice, la prima sperimentazione del B.a.r. sarà effettuata durante gli Europei Youth a Roseto degli Abruzzi ad aprile, per poi esser applicato in ogni competizione con un titolo in palio». Le riunioni romane dell'Aiba sono servite anche a definire i criteri di ammissione dei pugili professionisti all'Olimpiade di Tokyo 2020. È stato deciso che i prof potranno qualificarsi per i Giochi, già da Tokyo, solo attraverso le World Series, il torneo internazionale a squadre (Wsb), ma bisogna attendere l'ok definitivo del Congresso Ordinario Aiba che si svolgerà in novembre a Mosca. «Varie federazioni nazionali, come ad esempio quella italiana, russa e francese - commenta Falcinelli -, hanno già cominciato a lavorare su questo progetto coinvolgendo pugili professionisti di qualità anche in questa edizione delle Wsb. Vorremmo che, per l'Olimpiade di Tokyo i pugili professionisti possano essere molti di più rispetto a quelli che hanno partecipato a Rio 2016».
 
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