Milan, la crisi è sempre più profonda
I tifosi se la prendono con Berlusconi

Critiche anche per Brocchi
Critiche anche per Brocchi
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Martedì 26 Aprile 2016, 18:47

MILANO - Il problema del Milan non era Sinisa Mihajlovic. O almeno non solo lui. Il campo sta dando un responso chiaro: è bocciato l'azzardo con cui Silvio Berlusconi ha sostituito il serbo con Cristian Brocchi in un finale di stagione che si è trasformato in un calvario. È seriamente a rischio anche il traguardo minimo, la qualificazione all'Europa League, un tempo impegno quasi fastidioso per un club che invece da qualche anno vive in affanno, fra continui cambi in panchina, tensioni in società e la ricerca di partner.   

Nella stagione in cui ha celebrato i suoi 30 anni alla guida del Milan, Berlusconi sta fronteggiando la più forte contestazione mai vissuta. Sulla pagina facebook del leader di Forza Italia, fra gli oltre 2.500 commenti a un post politico sulla festa del 25 aprile, la gran parte sono di tifosi che esortano senza troppi complimenti l'ex premier a richiamare l'allenatore serbo o vendere il club.   La prima ipotesi è fuori discussione. La seconda è sul tavolo di Berlusconi, che attende approfondimenti sul consorzio cinese interessato ad acquistare la maggioranza del club per circa 700 milioni di euro, debiti inclusi, per poi decidere se intavolare o meno una trattativa con i potenziali investitori.   

Prevedibilmente, i tempi per il responso non dovrebbero essere lunghi. L'ultima parola spetta al presidente, ma i conti del club sono sotto gli occhi di tutti: nell'assemblea di giovedì (in cui non mancheranno le contestazioni alla società da parte dei piccoli azionisti, contro la gestione passata e possibili mosse future come il rinnovo di Montolivo) verrà approvato il nono bilancio consecutivo in rosso, con una perdita di 89 milioni di euro (in linea con l'anno scorso), che verrà ripianata da chi detiene oltre il 99% delle azioni, ossia Fininvest. 

 Vincere la coppa Italia farebbe comodo anche sotto il profilo economico ma potrebbe non bastare a Brocchi per la conferma, scenario improbabile (Di Francesco, Lippi e Sousa sono le prime alternative) dopo le sue prime tre partite, una vittoria con la Sampdoria, un pareggio col Carpi e la disastrosa sconfitta col Verona, prima retrocessa del campionato. Il Sassuolo è a un solo punto di distanza, per mantenere il sesto posto i rossoneri non hanno grandi margini di errore nelle ultime giornate contro Frosinone, Bologna e Roma. Un'impresa alla luce dello spettacolo mandato in scena a Verona da una squadra che non gioca certo meglio del Milan di Mihajlovic.

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