Maceratese-Civitanovese
Una classica sfida per 3.300

Un'immagine del derby di andata
Un'immagine del derby di andata
di Stefano Torreggiani
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Domenica 25 Gennaio 2015, 11:11 - Ultimo aggiornamento: 15:28
MACERATA - Non è mai stata una partita qualsiasi. E mai lo sarà. Perché il derby - volenti o nolenti a qualsiasi latitudine - è sempre derby.



E quello tra Maceratese e Civitanovese ha tutti gli ingredienti di una sfida non particolare, di più, sotto tutti gli aspetti particolarissima. A maggior ragione stavolta perché la posta in palio è di quelle pesantissime, di quelle che possono lasciare un segno tanto sulla classifica quanto nei rispettivi ambienti. Come dire un appuntamento non cruciale quello che si vivrà oggi alle 14.30 all’Helvia Recina, ma di certo importante tanto per l’undici di mister Magi quanto per quello di Mecomonaco, anche se lo striscione d’arrivo del campionato è ancora lontano. E’ un confronto da sensazioni forti e da palpitazioni ancora più potenti il match di oggi perché lo scenario che si è innescato neanche Hitchcock sarebbe stato in grado di disegnarlo in una maniera così avvincente e intrigante.



C’è una Maceratese che è, sì l’unica squadra del calcio italiano ancora imbattuta ma che ha dovuto anche gestire una situazione particolare scaturita da un match - quello di domenica scorsa a Fano - dove nonostante due calci di rigore e l’uomo in più non è arrivato quell’exploit che avrebbe significato fuga, morale alle stelle e messaggio ancora più forte alle pretendenti al salto in Lega Pro.



E poi c’è la Civitanovese che ha vissuto una delle settimane più incredibili della sua storia attuale: il deludente pareggio casalingo ottenuto con la Vis, la rottura con mister Mecomonaco, i contatti con Battistini, il dietrofront con il richiamo del tecnico teatino e un ambiente in grande fibrillazione, anche se le dichiarazioni e le parole della seconda parte della settimana lasciano pensare a un gruppo e a uno staff che si è ricompattato.



Cinque punti in più la Maceratese (43 lo score attuale in classifica), ma in mezzo c’è anche il Fano (39 punti) e subito dietro i rossoblù (38 punti) pure la Samb (a quota 37), sin troppo facile capire per chi faranno il tifo le altre due marchigiane che contendono alle cugine il salto di categoria.



Quindici punti quelli conquistati da Belkaid e compagni nelle ultime sette partite, undici quelli raggranellati dalla Civitanovese che però nelle ultime tre uscite ha raccolto appena due pareggi (e una sconfitta) e un 2-1 per la capolista nella partita di andata quando il campionato era appena agli albori in un quadro tutto improntato al passato, con sensazioni e stati d’animo che l’atmosfera del derby di oggi si porta via con se in un solo colpo proprio perché questa è la classica partita che sfugge ad ogni regola e ad ogni logica.



E’ appena il secondo derby per entrambi i tecnici ma sia Giuseppe Magi che Antonio Mecomonaco hanno già capito cosa significa e come viene vissuta questa sfida. Giornata speciale, coreografie sin troppo facile prevederlo speciali, magari anche accorgimenti tattici speciali: 4-3-3 che non si tocca alla Maceratese, non è da escludere che Mecomonaco possa passare dal 4-2-3-1 al 4-3-2-1.



Si prevede il tutto esaurito con almeno 3.300 spettatori: oltre agli 822 biglietti venduti a Civitanova fino alle 19 di ieri, sono 2.470 quelli venduti ai tifosi della Maceratese, che potranno usufruire di alcuni parcheggi passando per via Panfilo, oltre a un altro parcheggio nei pressi dello stadio, individuato dalla questura.



La società chiede di raggiungere lo stadio a piedi, lasciando ai supporter con problemi di deambulazione il parcheggio in prossimità dell’ingresso alla tribuna. Il sindaco Romano Carancini ha vietato la vendita di alcolici e superalcolici agli esercenti della zona da un’ora e mezzo prima a un’ora dopo la partita. Verranno sequestrati fumogeni, petardi e oggetti che possano essere lanciati. In caso di pioggia saranno ammessi solo ombrelli piccoli.
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