Il presidente della Figc: "Non basta
un foglietto di carta per le riforme"

Il presidente della Figc: "Non basta un foglietto di carta per le riforme"
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Venerdì 24 Ottobre 2014, 20:22 - Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 14:24
ROMA - "Non mi permetto di fare considerazioni ad personam: ognuno può pensare come vuole nei miei confronti e del consiglio federale".
"Noi stiamo lavorando per attuare il programma. Abbiamo ricevuto a suo tempo dei desiderata su un foglietto di carta, noi invece abbiamo fatto un volume. Se basta un foglietto di carta per ottenere le riforme in Italia". Così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio risponde ad Agnelli.
"Presenteremo al Coni le nostre considerazioni anche di natura politica affinchè sappia che la seconda federazione italiana ha un milione di tesserati in meno di noi. Il metodo di giudizio mi sembra che si commenti da solo".

Lo ha detto il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, sul possibile taglio dei contributi del Coni.
"Non si può pensare che non siamo in apprensione - aggiunge il numero uno del calcio italiano a margine del consiglio federale -. Non farò dichiarazioni sulla questione Coni perchè non sappiamo cosa succederà. Ma siamo una delle componenti sportive che merita l'attenzione che ci compete".
"Non ho mai parlato di moviola, ho detto solamente di tecnologia in campo. Sono ben disponibile alla tecnologia 'gol non gol' e alla tecnologia dentro o fuori l'area, non altri discorsi. Il problema del giudizio dell'arbitro sul rigore resta esclusivamente del direttore di gara". Lo precisa il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, in merito alla richiesta fatta alla Fifa per la sperimentazione della tecnologia in Italia.

La richiesta di sperimentazione della Figc sarà sottoposta dal presidente della Fifa, Sepp Blatter all'International Board. "Questo è il riconoscimento per la federazione di essere ben accolta e ben rappresentativa del calcio italiano - sottolinea Tavecchio - al punto che la nostra richiesta di tecnologia è stata inoltrata all'International Board. Siamo la prima federazione che ci è riuscita".
 
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