Tavecchio: "Balotelli come gli altri"
Poi sbaglia il Costarica col Venezuela

Tavecchio: "Balotelli come gli altri" Poi sbaglia il Costarica col Venezuela
2 Minuti di Lettura
Domenica 16 Novembre 2014, 19:07 - Ultimo aggiornamento: 19:26
MILANO - A meno di due ore dalla partita con la Croazia, Tavecchio è un fiume in piena.

Fra l'ansia per la delicata partita con la Croazia e la soddisfazione per l'accordo da "70 milioni di euro in 4 anni" con gli advisor Gruppo 24 Ore e Infront, il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio chiarisce che Mario Balotelli "è considerato alla stregua degli altri 27-28 nel circo della Nazionale".



Poi spiega che dopo "il problema all'inguine» l'attaccante del Liverpool «è tornato al suo paese..."; quindi, facendo un bilancio sull'Italia di Conte, incorre in un lapsus. "Io parto dal Venezuela - dice riferendosi evidentemente alla disfatta maturata contro Costa Rica e Uruguay in Brasile -: i giocatori, chi più chi meno, sono quelli quindi Conte ha fatto un buon lavoro. Hanno fatto quattro partite e altrettante vittorie, cosa si vuole di più dalla vita?".



Ma la più importante del ciclo è forse quella in programma questa stasera a San Siro. "Sono in ansia - ammette il presidente della Figc -. Pur non sapendo io che la Croazia è un paese di soli 5 milioni di abitanti, so che abbiamo davanti una nazionale storicamente forte, e la partita sarà molto importante. Possibilmente bisogna vincere e non perdere".



Come un successo assicurato è stato presentato invece l'accordo con gli advisor. "C'è la garanzia di

aumentare in maniera consistente le nostre risorse, internazionalizzando il nostro marchio", spiega Tavecchio in un grande hotel milanese prima della firma del contratto che "farà recuperare alla Federcalcio le risorse perse, è quasi una promessa", come prevede il presidente di Infront Marco Bogarelli, riferendosi ai tagli decisi dal Coni e poi ridotti da 25 a circa 18 milioni di euro.



"L'obiettivo dell'accordo è di raggiungere in quattro anni circa 70 milioni di euro di fatturato, e i primi 57

sono garantiti dai due advisor. Ci sono poi tre milioni di euro in termini di pagine pubblicitarie", sintetizza il Dg della Federcalcio Michele Uva, spiegando l'importanza di «destagionalizzare il marchio Figc, finora quasi sempre legato alle partite della Nazionale A. Fra le varie nazionali, facciamo 150 partite l'anno, questo è un valore straordinario".



"Il calcio ormai è una delle prime industrie nazionali ed è giusto che il Sole 24 Ore se ne occupi - nota Benito Benedini, presidente del Gruppo24Ore -. Siamo lieti che la Figc abbia ben valutato lo spirito, e non soltanto i numeri, della proposta che abbiamo presentato con Infront".



Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO

© RIPRODUZIONE RISERVATA