Sanità, raffica di critiche alla Regione: «Mancano risposte certe sui servizi a Fano»

Sanità, raffica di critiche alla Regione: «Mancano risposte certe sui servizi a Fano». Nella foto, da sinistra Stefano Marchegiani, Giuseppe Zuccatelli, Marta Ruggeri e Vania Sciumbata
Sanità, raffica di critiche alla Regione: «Mancano risposte certe sui servizi a Fano». Nella foto, da sinistra Stefano Marchegiani, Giuseppe Zuccatelli, Marta Ruggeri e Vania Sciumbata
di Massimo Foghetti
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Venerdì 10 Maggio 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:15

FANO Per importanza è il tema più sentito di questa campagna elettorale e il più dibattuto, dato che riguardo alla sanità né i servizi ospedalieri né quelli territoriali hanno raggiunto un livello di qualità sostenibile per una città come Fano, terza per numero di abitanti nelle Marche e punto di riferimento per diversi comuni dell’entroterra.

C'era Zuccatelli

Ha acquistato quindi interesse il convegno sulla sanità di ieri pomeriggio organizzato dalla coalizione dei progressisti che il candidato sindaco Stefano Marchegiani e al quale hanno partecipato Giuseppe Zuccatelli, ex direttore del servizio salute della Regione , già direttore generale dell’Inrca, la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Marta Ruggeri e la segretaria confederale della Cgil di Pesaro e Urbino Vania Sciumbata; un tecnico, una politica, una sindacalista per esaminare il settore da tre diversi punti di vista, seppure unanime è stato il giudizio finale: in 4 anni di gestione della sanità da parte della giunta regionale Acquaroli, i problemi ereditati non sono stati risolti. 

Critiche pure al centrosinistra

Sebbene sia stato il centrodestra al centro delle maggiori critiche espresse dagli intervenuti, non è mancato il rilievo delle responsabilità imputate al precedente governo regionale di centrosinistra. Del resto, i cittadini ne fanno le spese tutti i giorni: permane una importante mobilità passiva, non sono stati risolti i lunghi tempi di attesa per le prestazioni diagnostiche che spesso costringono i cittadini a recarsi in strutture lontane dal loro luogo di residenza, Fano manca di una Rsa e di centri che possano alleviare le famiglie dal peso, spesso insostenibile dell’assistenza dai malati di Alzheimer e di patologie croniche. 

Il polo tecnologico

Per Zuccatelli è un grave errore mantenere in attività i piccoli ospedali dell’entroterra, dati che un moderno nosocomio per essere convenientemente all’altezza della situazione deve assimilarsi sempre più ad un polo tecnologico con prestazioni di alta qualità.

La stessa Marta Ruggeri ha evidenziato come nelle Marche il 9,7 per cento delle persone ha rinunciato a curarsi per la difficoltà di accedere al servizio pubblico e per la non sostenibilità economica di accesso a quello privato.

«In merito alle liste di attesa – ha evidenziato - la Regione Marche non è riuscita a spendere nemmeno la totalità dei fondi erogati dal Governo Conte, riuscendo a recuperare delle liste di attesa solo il 54%, il 32% dei ricoveri chirurgici programmati, il 20% di prestazioni di screening oncologici, quando la media nazionale è del 77%».

L'attacco della Cgil

A questo si è unito un duro attacco espresso da Vania Sciumbata alla politica sanitaria regionale, che in contraddizione con gli intenti enunciati privilegerebbe la sanità privata a danno di quella pubblica. «Fanno fede – ha detto – le concessioni fatte alla clinica privata di Villa Fastiggi ai danni dei posti letti promessi per Fano, dei quali non si parla più». «Partendo dalla condivisione delle scelte, ci impegneremo – ha sintetizzato Marchegiani – perché il nostro ospedale possa rispondere sempre più alle istanze dei cittadini sia della costa che dell’entroterra». 

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