Latte adulterato, al setaccio anche cellulari e computer: richiamate le mozzarelle per le pizzerie

Giovedì si affida l’incarico al perito per estrapolare i dati da smartphone e pc sequestrati agli indagati

Indagini dei Nas
Indagini dei Nas
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Lunedì 6 Maggio 2024, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 12:09

PESARO Inchiesta sul latte adulterato, giovedì verrà affidato l’incarico al perito per estrapolare i dati da smartphone e pc sequestrati agli indagati. È fissato per la mattina del 9, davanti al pm|, l’affidamento dell’incarico al consulente della procura per effettuare la copia dei dati contenuti nei cellulari e negli altri dispositivi sequestrati ai 9 indagati.

L’obiettivo

L’obiettivo è capire se all’interno ci possano essere tracce utili all’indagine circa eventuali utilizzi e modalità dei prodotti sofisticanti.

Un passaggio necessario, mentre ancora non risultano ancora fissati gli interrogatori di garanzia. I risultati della perizia dovrebbero arrivare in 60 giorni circa. Nei giorni scorsi i Nas hanno sequestrato circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari, oltre che circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti (soda caustica e acqua ossigenata), per un valore complessivo pari a poco meno di 800mila euro. I controlli allo stabilimento di Fattorie Marchigiane (controllata dal gruppo Cooperlat) a Colli al Metauro, un deposito di prodotti caseari nel trevigiano e un’azienda agricola nella Valmarecchia. Le indagini mirano ad accertare l’utilizzo di sostanze sofisticanti e adulteranti nel circuito produttivo di prodotti lattiero caseari di grande distribuzione. Le indagini sono a carico di 9 persone e 3 società. Per i campioni di latte sequestrati il 22 aprile, le prime analisi parlano di carica batterica sopra la norma in tutti e 4 i silos prelevati.

E nel frattempo vengono richiamati “per rischio chimico” alcuni prodotti di Fattorie Marchigiane. Sul portale del ministero della Salute, dedicato agli avvisi sui prodotti non conformi alla tutela della salute dei consumatori, è arrivato il richiamo per diversi lotti di mozzarella per pizzeria. Le confezioni sono state ritirate per «sospetta carica batterica elevata sulla materia prima e sospetto utilizzo di sostanze non autorizzate».

Nello specifico si tratta della “Mozzarella per Pizzeria”, a marchio del nome dello stesso produttore “Fattorie Marchigiane Cons. Coop. Agricola” con stabilimento di produzione a Colli al Metauro. I numeri dei tre lotti richiamati sono L2411300, L2411400 e L2411500 con scadenza rispettivamente del 22, 23 e al 24 maggio 2024. «Per il principio di precauzione - si legge - non utilizzare il prodotto e restituirlo allo stabilimento di produzione».

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