Pesaro, l’area degradata dell’ex Suzuki ora potrà essere recuperata

Pesaro, l’area degradata dell’ex Suzuki ora potrà essere recuperata
Pesaro, l’area degradata dell’ex Suzuki ora potrà essere recuperata
di Thomas Delbianco
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Mercoledì 27 Marzo 2024, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 07:19

PESARO Tre punti e tre pagine. L'emendamento che ha "salvato" la viabilità a Soria è un documento che ha modificato la variante urbanistica di Largo Tre Martiri, inserendo lo stralcio della previsione dell’infrastruttura viaria di collegamento tra via Agostini e il Lungofoglia Caboto; il mantenimento della viabilità a doppio senso di marcia nel Lungofoglia Caboto, anche nel tratto iniziale della stessa. E la modifica del progetto di zonizzazione dei comparti 3 e 4, con particolare riferimento alla localizzazione di lotti fondiari, viabilità e aree a standard, prevedendo anche la possibilità di reperire un maggior numero di parcheggi, nel rispetto degli indici edificatori già previsti dalla proposta di variante.

Pro e contro

L'emendamento, presentato da Sergio Castellani di una Città in Comune, ha raccolto l'adesione di buona parte della maggioranza (solo l'astensione di Manenti del Faro), mentre l'opposizione avrebbe voluto rivedere tutta la partita, partendo dal ritiro della variante.

I residenti del comitato di Soria si sono detti soddisfatti a metà, da una parte per l'accoglimento dell'istanza allegata alla viabilità, ma nella loro lettera con 1000 firme allegate avevano richiesto, attraverso il ritiro o la revoca della delibera, di ripensare tutto il piano viario ed edificatorio della zona, lasciando libera l'area verde tra via Agostini e Lungofoglia Caboto. Così non sarà, perchè le previsioni edificatorie dei quattro lotti non sono state toccate.

E ora potranno partire autonomamente tra i vari proprietari, compresa l'ex Suzuki, senza dubbio il comparto da riqualificare sul quale tutti sono d'accordo. E dove anche ieri mattina era possibile notare alcune "incursioni" abusive nei locali sfitti e abbandonati, ma con vetrate divelte e deteriorate, che garantivano ingressi non autorizzati.

Intanto, dopo la seduta d'assise, al termine della quale c'è stato anche un momento di tensione tra un gruppo di residenti e il sindaco Matteo Ricci sotti i portici del Palazzo, interviene "La Nostra Pesaro": «Il triangolo verde esistente tra via Lungofoglia Caboto e via Agostini sarà edificato, togliendo quella cortina vegetale che avrebbe potuto attenuare sensibilmente gli effetti dell'inquinamento atmosferico e di quello acustico nei confronti dell'edificato residenziale, nonché porre in sicurezza via Agostini, accogliendo marciapiedi e pista ciclabile, ora mancanti. Non è un bel segnale. Questa esigenza non recepita, ma espressa nella petizione avviata dal Comitato di Soria, e fatalmente dimenticata nella lettura da parte dell'assessore Mila Della Dora, riconferma in maniera tangibile l'assenza di ascolto della cittadinanza, oltre ad una pessima qualità dell'urbanistica attuata, sostanzialmente diversa da quella espressa nei proclami del sindaco Ricci».

«Un teatrino»

«Abbiamo assistito - prosegue l’associazione - ad un teatrino dove sindaco, assessore Della Dora, consigliere Bellucci ed altri di maggioranza, hanno ribadito che il Prg nella sua versione originaria di 24 anni fa era molto peggio e quindi il lavoro compiuto è da elogiare. Migliorare un progetto totalmente sbagliato è facile - continua La Nostra Pesaro - Peccato che si sia persa l'ennesima occasione per formulare un Piano che tenesse in debita considerazione le esigenze attuali della città che nel frattempo è cambiata radicalmente. Peccato che per l'ennesima occasione si è mostrata estrema attenzione per l'interesse privato, calpestando quello della Collettività».

In conclusione

«Peccato - conclude - che nel fare tutto questo la maggioranza abbia dovuto ricorrere a narrazioni strampalate e giustificazioni risibili. E' evidente che prima di entrare nella sala consiliare, il sindaco abbia strigliato tutti i consiglieri di maggioranza, in particolare quelli che due settimane fa avevano votato per la sospensione della delibera stessa. Non ci resta altro da fare che confidare sul Parere della Provincia».

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