Marcorè dà voce a Volponi. Stasera a Urbino “Le Mosche del Capitale”, messa in scena della Scuola di Scenografia

Marcorè dà voce a Volponi. Stasera a Urbino “Le Mosche del Capitale”, messa in scena della Scuola di Scenografia
Marcorè dà voce a Volponi. Stasera a Urbino “Le Mosche del Capitale”, messa in scena della Scuola di Scenografia
di Elisabetta Marsigli
3 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Maggio 2024, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 12:26

Il grande romanzo sul mondo dell'industria italiana, della finanza e del potere, con il quale Volponi ci ha lasciato, nel 1989, sarà al centro dello spettacolo in scena questa sera, alle ore 21, al Teatro Sanzio di Urbino. Saranno Neri Marcorè e il Gagliano String Quartet a dare voce a Paolo Volponi che evoca Mozart, nella messa in scena della Scuola di Scenografia.

Il progetto

Il progetto è in sinergia fra “Urbino e le città del libro” e l’Accademia di Belle Arti di Urbino diretta da Luca Cesari. Di Paolo Volponi era già stato proposto un meeting all’Accademia sulla sua scrittura teatrale presente nella produzione narrativa. Come dichiara il Prof. Massimo Puliani presidente della Scuola di Scenografia «per la prima volta in Italia si è affrontato il suo approccio alla drammaturgia con “Le Mosche del Capitale”, dove fin dal inizio del romanzo Volponi fa dialogare i protagonisti del rapporto allegorico Lavoratore/Fabbrica individuando Mozart (come la Sensibilità Creativa) e suo Padre (come il Potere Autoritario/Capitalismo)». Un libro inventivo, quasi il suo testamento narrativo, ma anche un libro-testimonianza sulla fine del sogno olivettiano e sull'esperienza in Fiat, un romanzo a chiave con personaggi che ricordano alcuni fra gli uomini più potenti dell'economia italiana negli anni Settanta e Ottanta. E, soprattutto, un libro profetico con il quale Volponi ha annunciato quella profonda trasformazione della società che soltanto oggi vediamo, senza che più nessuno manifesti indignazione, in forma compiuta.

La mise en espace

Gli studenti e i docenti partecipano alla lettura di Neri Marcorè e del Quartetto mozartiano con una “mise en espace” che vuol cogliere sia la contestualità dell’ambiente quasi onirico in cui si svolge il dialogo fra i protagonisti volponiani, sia il clima politico e sociale del racconto, su cui si riflettono gli echi e i sussulti dei manifestanti degli anni Settanta e le condizioni di vita dei lavoratori nelle fabbriche.

Neri Marcorè si è detto onorato ed emozionato di leggere un testo di Paolo Volponi perché di grande attualità per i temi trattati ed è ben felice di partecipare ad un progetto con i giovani dell'accademia di Belle Arti di Urbino. Il Quartetto d’archi Gagliano, che con il proprio nome rende omaggio alla più celebre famiglia di liutai napoletani, vede confluire al suo interno consolidate esperienze cameristiche e precedenti esperienze professionali nell’ambito della musica da camera: i violinisti Carlo Dumont e Sergio Carnevale, il violista Paolo Di Lorenzo e la violoncellista Manuela Albano. Partecipano all’evento (ingresso libero) Marco Florio e gli studenti Emma Bassetti, Aurora Bulla, Margherita Congiu, Sofia Di Rosolini, Maria Pia Giandomenico, Kangning Li, Laura Malerba, Jacopo Morellato, Susanna Musco, Micaela Nasuti, Teresa Petrillo, Isabella Vicini, Victor Letemplier. Le Luci e audio sono a cura di: Annalisa Carrara, Danilo Coppola, Lisa Leone, Matilde Orsini. Le immagini sono di Annalisa Carrara, Margherita Congiu, Giorgia Ionica, Laura Malerba, Susanna Musco, Isabella Vicini.Info teatro Sanzio: 07222281.

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