Ancona, ora sei salva: sospiro di sollievo dopo un anno incredibile. E quel monito della Nord dal quale ripartire

Ancona, ora sei salva: sospiro di sollievo dopo un anno incredibile. E quel monito della Nord dal quale ripartire
Ancona, ora sei salva: sospiro di sollievo dopo un anno incredibile. E quel monito della Nord dal quale ripartire
di Peppe Gallozzi
2 Minuti di Lettura
Lunedì 29 Aprile 2024, 00:25 - Ultimo aggiornamento: 17:02

ANCONA Suona l'Aida al Del Conero. Non è un trionfo, ci mancherebbe. Ma uno scampato pericolo. Che forse, per certi aspetti, può valere allo stesso modo. L'Ancona è salva, pareggia con la Lucchese e evita i playout di Lega Pro (grazie alla contemporanea sconfitta della Fermana, in casa, contro il Pescara). Un sospiro di sollievo che profuma - finalmente - di futuro da poter programmare imparando dagli errori commessi e trasformandoli in virtù. Come il calcio, spesso e volentieri, ha insegnato da queste parti nel passato. 


I meriti di Boscaglia

Roberto Boscaglia, l'allenatore siciliano arrivato poco più di un mese fa dopo la debacle di Recanati, ha il volto tipico della missione compiuta. Pacato, ma soddisfatto. Sobrio, ma consapevole. Alle cinque promozioni in carriera aggiunge un altro traguardo: perchè la salvezza dell'Ancona, nel momento del suo sbarco, era tutt'altro che scontata. E chi ha seguito questo campionato, in tutte le proprie sfaccettature e peripezie, lo sa bene. Lo scatto con il Sestri Levante, l'impresa all'Adriatico di Pescara, il punto esclamativo con la Lucchese: tre settimane che hanno allontanato i fantasmi consegnando un'estate serena al pubblico dorico. Anche ieri, per numeri e calore, da vertice della classifica. Sia monito per il club in estate. 

Emozioni al lumicino

Non una gara frizzante, soprattutto nella prima frazione dominata dal tatticismo e dalla prudenza.

Tanti sbagli a centrocampo, manovra imprecisa e poche occasioni. Il sussulto più nitido è del solito Coli Saco a cui viene annullato un gol - fuorigioco millimetrico - sugli sviluppi di una bella giocata di Cella. Nella ripresa, complice anche il risultato del Recchioni le due formazioni si sciolgono e ne beneficia lo spettacolo. Cioffi sfiora il vantaggio e il primo gol stagionale. Perucchini mette le solite mani a difesa della rete. 

Il messaggio per il futuro

Poi il triplice fischio. Gli abbracci di chi ha tremato. Quando la squadra si porta sotto la Nord - esposto un lungo striscione riassuntivo di tutti i sentimenti provati durante l’anno lanciando un messaggio a società e calciatori per il domani - scorrono le immagini di un'annata incredibile. «Dal letame nascono i fior», cantava Fabrizio De Andrè nel 1967. Un successo rimasto tale superando le barriere dello spazio e del tempo. Che lascia morale e insegnamento, anche nello sport. Il presidente Tiong, apparso a sorpresa in tribuna per l'appuntamento dopo tre mesi dall'ultima volta, avrà mai ascoltato questa canzone straordinaria?

© RIPRODUZIONE RISERVATA