Ascoli, i tifosi si mobilitano: per il Pisa (e la salvezza) l'ennesimo atto di passione. Tutti in corteo al Del Duca

Ascoli, i tifosi si mobilitano: per il Pisa l'ennesimo atto di passione. Tutti in corteo al Del Duca
Ascoli, i tifosi si mobilitano: per il Pisa l'ennesimo atto di passione. Tutti in corteo al Del Duca
di Matteo De Angelis
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Giovedì 9 Maggio 2024, 01:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 09:26

ASCOLI Domani, ore 19, l’intera tifoseria è chiamata a radunarsi in zona Aci, all’altezza del “Palazzo di vetro”: è da lì che partirà il “corteo dell’orgoglio” verso lo stadio Del Duca, per prepararsi alla sfida più importante della stagione. Una marea bianconera che, tra sciarpe, bandiere e vessilli, sprigionerà ancora una volta tutto l’amore e la passione per la squadra e i suoi colori: «Tutti insieme, a prescindere da ciò che accadrà in mezzo al campo. La dimostrazione che l’Ascoli è degli ascolani, che noi ci saremo sempre e comunque. Che, se così dovrà essere, siamo pronti a ‘morire’, retrocedere e piangere, ma tutti insieme, per poi rialzarci e ripartire con orgoglio e coesione. Entreremo allo stadio in anticipo, insieme, e faremo sentire la nostra voce: canteremo per 90 minuti e oltre, al fianco della squadra. Poi vedremo cosa accadrà». 


Unione bianconera 

Messaggio forte e chiaro quello lanciato dagli Ultras 1898 in occasione della riunione pubblica svoltasi martedì sera al Centro Sportivo Piceno del quartiere Tofare e accolto con scroscianti applausi da parte dei circa 300 cuori bianconeri presenti all’appuntamento, a evidenziare ancora una volta la straordinaria passione e l’attaccamento alla maglia del popolo ascolano.

Poco più di un’ora per confrontarsi su tanti temi: squadra e società, sbagli del passato ed errori del presente. Nella convinzione, però, che l’Ascoli Calcio avrà comunque un futuro: «Non siamo qui per il risultato sportivo, perché sappiamo di dover vincere e sperare anche nei risultati delle avversarie» l’apertura del discorso da parte dei rappresentanti della tifoseria. «Siamo qui per dimostrare la forza, la coesione e l’unità di questo popolo. Che è stato capace di far mantenere la categoria al club anche dopo il fallimento, che ha guidato la squadra nei momenti di maggiori difficoltà. Che ha protetto il nome dell’Ascoli Calcio da strani personaggi, che è stato in prima linea nelle iniziative di solidarietà, che si è fatto carico di tanti problemi, che ha contestato quando era necessario farlo. Tante azioni nel corso degli anni, solo per amore e con l’unico obiettivo di tutelare la dignità del nostro storico club». 

Il futuro del club 

E, come detto, per garantire un futuro all’Ascoli Calcio: «Tutti sanno qual è il rapporto con la dirigenza attuale, ma noi non facciamo il tifo per uno o per l’altro. Facciamo il tifo per avere un futuro, che sia fatto di progetti e progettazioni, non di costanti involuzioni». Presente anche l’assessore allo sport Nico Stallone, che ha fatto il punto sulla trattativa in corso con l’azienda Metalcoat di Matteo Trombetta Cappellani: «E’ stata presentata una manifestazione di interesse, ma non è ancora arrivata un’offerta finale poiché si sono registrati rallentamenti nell’invio di alcuni documenti da parte degli attuali proprietari del club. A prescindere dai risultati sportivi, le istituzioni saranno sempre in campo per garantire un futuro all’Ascoli Calcio». 

«Contestazioni sacrosante»

E allora parola ripresa dai rappresentanti della tifoseria: «A Palermo non è accaduto nulla di grave o denunciabile, come vuole far credere qualcuno, ma solo qualche sacrosanta contestazione da parte di chi si è fatto oltre duemila chilometri in aereo per vedere la squadra a un passo dal baratro». Adesso, però, testa solo alla sfida col Pisa: «Se andrà come tutti speriamo, festeggeremo insieme e ci prepareremo per i playout. Altrimenti piangeremo, ma sempre fianco a fianco. E poi ci rialzeremo». D’altronde, viene cantato con orgoglio ogni settimana allo stadio: «Qualunque cosa accadrà…» 

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