ASCOLI Chi vince torna a credere nella salvezza diretta, chi perde rischia di subire un pesante contraccolpo morale, psicologico e di classifica. Inutile girarci intorno: Spezia-Ascoli è un match crocevia per la stagione di entrambe le squadre. Nella sfida tra volatili che andrà in scena domani (ore 15), solo uno tra Aquilotti e Picchio potrà spiccare il volo verso l’obiettivo permanenza in Serie B, nella consapevolezza di come il valore di un eventuale pareggio andrebbe valutato in base ai risultati delle avversarie.
Le due compagini bianconere, infatti, sono appaiate a quota 31 in classifica, ma occupano due posizioni ben differenti tra loro: il quartultimo posto, infatti, permette di giocarsi la salvezza nello spareggio playout, mentre il terzultimo costringe alla retrocessione diretta in Serie C.
Il pericolo
Entrambe le squadre sono consce di questo pericolo, ma nessuno vuole pensarci: l’obiettivo è provare ad avvicinarsi a chi oggi è davanti. In primis la Ternana (32), che occupa quella quintultima posizione che permette di disputare il ritorno dei playout tra le mura amiche; ma soprattutto Cosenza e Bari (34), entrambe a secco di successi da cinque turni e a portata di mano per chi vincerà lo scontro diretto in scena al Picco. Si tratterà della prima trasferta per l’Ascoli di mister Carrera, dopo il brillante esordio con successo per 4-1 contro il Lecco nel pre-sosta.
Stamane i bianconeri svolgeranno la seduta di rifinitura nel Piceno, prima di mettersi in viaggio direzione Liguria: non partiranno per la trasferta gli infortunati Botteghin, Mendes, Gagliolo, Bogdan e Kraja, oltre allo squalificato Falzerano.
Il dubbio
Il dubbio maggiore riguarda il sostituto di Falzerano sull’out di destra del centrocampo: Zedadka è in leggero vantaggio su Bayeye, con Celia che ritroverebbe il suo posto sulla corsia opposta. Qualora Carrera dovesse invece propendere per il congolese, il francese resterebbe a sinistra con Celia in panchina. In mediana ci sarà Di Tacchio, con Masini e Caligara in vantaggio su Giovane e Valzania. Davanti il dubbio è tra Duris e Streng come partner di Rodriguez: lo slovacco meriterebbe la maglia da titolare visti i due gol consecutivi contro Sampdoria e Lecco, ma molto dipenderà dalla sua condizione dopo gli impegni con la Nazionale. Partirà dalla panchina, invece, Nestorovski, ancora non al meglio.
Al Picco, l’Ascoli se la vedrà con uno Spezia che dovrebbe invece schierarsi con il 3-4-1-2. Il dubbio più grande per D’Angelo è sul ruolo di Mateju: l’idea è quello di schierarlo come esterno di centrocampo al posto dello squalificato (ed ex della sfida) Cassata, con Tanco braccetto destro della difesa. In alternativa, Mateju qualche metro più dietro e Bandinelli sulla fascia. Dall’inizio i nazionali Hristov e Nagy, là davanti saranno Verde e Jagiello ad agire alle spalle di Falcinelli.