Dirty soccer, non è finita: il Forlì
presenta ricorso su Savona-Teramo

Il presidente del Teramo Campitelli
Il presidente del Teramo Campitelli
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Venerdì 11 Settembre 2015, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 21:03
ROMA - Dirty soccer: Savona-Teramo non è ancora finita.





Il Forlì Calcio ricorre al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, contro Figc, Savona Fbc e Ss Teramo Calcio e, ove occorra, nei confronti del Tribunale federale di primo grado e della Procura federale della Figc per l'annullamento e/o la riforma della decisione della Corte di appello federale Figc in merito alla presunta combine di Savona-Teramo.



Lo scorso 27 agosto i giudici di secondo grado avevano rimodulato le sanzioni (le cui motivazioni sono state depositate martedì) per i due club, infliggendo agli abruzzesi la revoca del titolo di vincitore del Campionato di Lega Pro 2014-2015 e una penalizzazione di 6 punti, pari a quella irrogata al Savona.



La Corte, inoltre, rispetto al primo grado, aveva ridotto da 4 a 3 anni l'inibizione del patron del Teramo, Campitelli, e prosciolto il n.1 dei liguri, Dellepiane.



Il Forlì "chiede, previa sospensione dell'esecuzione della suddetta decisione, l'annullamento dei provvedimenti impugnati, con conseguente rideterminazione della sanzione disciplinare da irrogare alle società Teramo e Savona in termini tali da determinare la loro retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato di Lega Pro, con conseguente retrocessione delle stesse in serie D per la stagione sportiva 2015-2016".



Una sanzione che era già stata inflitta in primo grado e che, se confermata in appello, avrebbe consentito al club romagnolo (e al Gubbio) di ottenere la riammissione in Lega Pro.
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