Giro d'Italia, Marche insidiose: ​Da Martinsicuro la Carovana rosa attraversa la nostra regione fino all’arrivo di Fano tra muri e strappi

Giro, Marche insidiose: Da Martinsicuro la Carovana rosa attraversa la nostra regione fino all’arrivo di Fano tra muri e strappi
Giro, Marche insidiose: ​Da Martinsicuro la Carovana rosa attraversa la nostra regione fino all’arrivo di Fano tra muri e strappi
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Giovedì 16 Maggio 2024, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 08:40

MARTINSICURO I Muri ci sono, il pavé volendo pure, il mare non si allontana mai più di una manciata di chilometri e il meteo promette bizze e qualche goccia di pioggia. Sembrano le Fiandre e invece sono le Marche nel giorno in cui il Giro d’Italia propone la dodicesima tappa dell’edizione numero 107. Da Martinsicuro, città di confine tra la nostra regione e l’Abruzzo, a Fano. Emozionante la cartolina che Rai Sport ha dedicato alla storia di Fano e, poco prima, nel passaggio a Mondolfo la dotta digressione storica sul gioco del pallone con il bracciale. Vestita di rosa anche la Madonnina all'Eremo di Monte Giove (la sua salita inizia a 11 km dal traguardo). Una folla continua ha atteso e sostenuto costantemente il passaggio del giro. Una cartolina bellissima.


In totale 193 km

In totale sono 193 chilometri senza mai un momento banale spalmati lungo tutte le province marchigiane, nell’ordine Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona e Pesaro-Urbino.

La prima parte di gara, una cinquantina di chilometri circa, è tutta in riva all’Adriatico. Poi a Civitanova si svolta in direzione della città Alta e da lì fino all’arrivo sarà molto difficile riprendere fiato per chi non ha la gamba giusta. Montelupone, Castelfidardo, Recanati e Osimo in successione e la mente torna alla Tirreno Adriatico del 2021: tappa numero 5 con la gente chiusa nei balconi e l’inferno agonistico sulla strada zuppa di pioggia.

Ci fosse anche Van Der Poel si potrebbe rivivere il duello a distanza con Tadej Pogacar che oggi è maglia Rosa come ieri era maglia Azzurra, insomma sempre l’uomo da battere. Ma la battaglia non finisce nella città della fisarmonica, anzi ci sono ancora Monsano, Ostra e La Croce, strappi brevi ma feroci se affrontati con la testa e le gambe vuote. 

La Madonnina di Monte Giove in rosa

L’arrivo

Non bastasse, prima dell’arrivo a Fano c’è l’inedito Monte Giove, salita breve, di poco più di 2,5 km. Però la pendenza raggiunge la doppia cifra in diversi tratti, senza contare che il tachimetro di giornata segnerà già 180 e rotti. E il meteo promette capricci. Questa è la fatica che si fa nelle Marche a pedali, questo lo spettacolo che solo da queste parti si trova. Una difficoltà maggiore arriva dalla collocazione della tappa, inserita tra quella di ieri lunga e dispendiosa e la frazione di domani Riccione-Cento completamente piatta e molto ambita dalle squadre dei velocisti che finora hanno avuto poco pane per i loro denti, visto che le vince sempre Milan.

Insomma chi vuole prendersi Fano, o ragiona sulla classifica, dovrà metterci del proprio senza potersi adagiare troppo sui compagni di squadra. Ecco appunto, chi dobbiamo aspettare. Troppo facile dire Pogacar e forse anche sbagliato. Perché il Cannibale del nuovo millennio vuole lo scettro a Roma e ha già dimostrato di saper fare di conto con gli sforzi nonostante l’istinto da belva. 

Il camerte Pellizzari

Tra gli italiani una citazione la merita innanzitutto il camerte Giulio Pellizzari, scalatore di professione e con appena 20 anni sulla carta d’identità. Ma Pellizzari conosce bene le insidie e le possibilità che nascondono queste strade e non ha pensieri di classifica. Ha voglia di divertirsi e potremmo davvero vederlo all’attacco. Così come senza assilli sono gli altri italiani Ballerini, Velasco (con la maglia di campione tricolore), Trentin e De Marchi. Discorsi diverso invece per Tiberi (nuova maglia bianca dopo l’abbandono di Cian Uijtdebroeks), Zana e Fortunato che sono in top Ten e difficilmente avranno spazio di manovra nonostante le loro caratteristiche che si adatterebbero pure a questo tipo di percorso. Intanto nella tappa di ieri a Francavilla a Mare è Jonathan Milan a concedere il bis in volata davanti a Groves e Lonardi. In classifica generale Pogacar precede di 2’40’’ Daniel Martinez e di 2’56’’ Geraint Thomas, che rosicchia 2’’ alla maglia Rosa grazie al traguardo volante di Fossacesia. 

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