Milan, ecco Brocchi. Berlusconi: "Via Miha?
Una mia scelta, giocavamo troppo male"

Cristian Brocchi
Cristian Brocchi
di Luca Uccello
2 Minuti di Lettura
Giovedì 14 Aprile 2016, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 11:10
MILANO - Il Milan di Sinisa Mihajlovic non piaceva a Silvio Berlusconi. Da qui l’esonero. Quello che già si sapeva, ieri è stato certificato dalle parole al veleno contro l’ex tecnico rossonero del patron via Facebook.

«Rivendico con orgoglio tutte le mie scelte dalla prima all’ultima - scrive Berlusconi - e cioè quella di correggere, con il cambio dell’allenatore, un trend di gioco non all’altezza della storia dell’A.C. Milan perché, diciamolo chiaro, al di là dei risultati, non abbiamo mai visto il Milan giocare così male. A questo scopo non ora ma a fine stagione, valutando i risultati concreti di questa scelta, potremo assumere le decisioni migliori nell’interesse del nostro Milan». Per questo insieme a Adriano Galliani, che ha fatto il possibile per tenere fino al 21 maggio il serbo a Milanello, «abbiamo identificato in Brocchi la persona può dare una scossa e migliorare il gioco di questa squadra», spiega l’ad seduto al fianco del sorridente ex mister della Primavera . «Sinisa Mihajlovic ha fatto un buon lavoro, ha ottenuto buoni risultati, siamo in finale di Coppa Italia - continua l’ad -, siamo sesti in questo momento in campionato, ma abbiamo pensato che servisse dare qualcosa di diverso».

E sul futuro di Brocchi, che ha firmato un contratto fino a giugno, Galliani è chiaro: «Crediamo che resti nella prima squadra anche la prossima stagione, ma nel caso in cui si decidesse diversamente, nel Milan resterebbe comunque come Primavera. La decisione sarà presa sulla base del gioco. Il presidente si innervosisce quando il Milan gioca male, non quando perde...». Lo stesso Brocchi dice sinceramente: «Se andrà male non mi nasconderò. Lo ammetterò ma è giusto rischiare, è giusto oggi essere qui».

E il futuro di Galliani, pure lui come Berlusconi finito nel mirino del popolo rossonero? «Per quanto mi riguarda, mi sento benissimo e in forma, ma sceglie la proprietà. Quindi non rispondo. Faccio il mio lavoro, con l’impegno e la determinazione di sempre. Il mio futuro, come da 30 anni a questa parte, è nelle mani di Fininvest».
Tifosi arrabbiati? «Dispiace che non ci sia il consenso, ma chi gestisce una società ha il dovere di prendere delle decisioni. E’ stato fatto tutto per il bene del Milan. Siamo convinti che questa decisione, seppur non popolarissima, possa fare bene al Milan».
Si chiude con una gaffe, la stessa di Sinisa, in risposta alle frecciate di miss Boateng, Melissa Satta: «L’atmosfera con Mihajlovic era perfetta, non ho mai percepito un clima negativo nello spogliatoio. E’ una cosa falsa e non vera».
© RIPRODUZIONE RISERVATA