Berlusconi: "Dovevo farlo, non ho
mai visto giocare il Diavolo così male"

Berlusconi e Mihajlovic alla presentazione
Berlusconi e Mihajlovic alla presentazione
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Mercoledì 13 Aprile 2016, 20:14
MILANO - Per la quarta volta in due anni va in scena la presentazione di un nuovo allenatore del Milan, e il livello di entusiasmo è ben al di sotto di quello con cui erano sbarcati a Milanello gli ultimi tre. C'è Adriano Galliani che chiarisce: «al Milan non c'è nessun caos». Non c'è Silvio Berlusconi, che all'ultimo annulla la sua presenza ma dopo qualche ora interviene su Facebook e rivendica «con orgoglio» il licenziamento di Sinisa Mihajlovic, per «correggere un trend di gioco non all'altezza della storia dell'A.C. Milan perchè, diciamolo chiaro, al di là dei risultati, non abbiamo mai visto il Milan giocare così male».  

«Non ora ma a fine stagione, valutando i risultati concreti di questa scelta, potremo assumere le decisioni migliori nell'interesse del nostro Milan», aggiunge il presidente rossonero che giudica la scelta di Brocchi, «come ogni altra, liberamente criticabile. Quello che però non posso condividere è che si metta in discussione il mio amore per il Milan. Sono da sempre innamorato del Milan e le scelte che ho compiuto in trent'anni di presidenza sono sempre state esclusivamente nell'interesse del Milan e di tutti i suoi innamorati».  

Al di là del fatto che Brocchi sia il terzo debuttante dopo i flop di Seedorf e Inzaghi, dietro lo scetticismo diffuso ci sono anche tempi e modi con cui Berlusconi ha deciso l'avvicendamento, a sei giornate dalla fine del campionato, con una finale di coppa Italia da giocare, e contro i molti pareri ascoltati, incluso quello di Galliani, che spingeva per arrivare con Mihajlovic a fine stagione o per puntare su Marcello Lippi. L'incertezza che regna nel club da qualche anno ha amplificato tutto.   «Il presidente e io da oltre 30 anni ci parliamo, ognuno esprime la propria opinione, poi si arriva a una decisione condivisa e andiamo tutti nella stessa direzione.

La società è una - ha puntualizzato l'ad rossonero -. Siamo convinti che questa decisione non popolarissima possa fare bene al Milan. Brocchi può dare la scossa e migliorare il gioco della squadra. Sinisa ha fatto un buon lavoro. È stato valutato dalla sconfitta con il Sassuolo in poi, e abbiamo deciso di promuovere il tecnico della Primavera, come ha fatto la Lazio. Speriamo che domenica sera contro la Samp Brocchi possa fare lo stesso risultato di Simone Inzaghi a Palermo». Brocchi ha due mesi di contratto e l'obbligo di migliorare la qualità del gioco, per evitare di cedere il posto a uno fra Lippi, Eusebio Di Francesco, Roberto Donadoni o qualcun altro ancora. Ma Galliani ha assicurato: «Non abbiamo contattato nessun allenatore».  I rumor continueranno, come quelli sulle trattative con potenziali investitori cinesi. «Se ci sono, sono a un livello più alto», ha tagliato corto Galliani che, interrogato sul proprio futuro al Milan, ha rimandato ogni risposta alla proprietà: «Mi sento benissimo e in forma ma il destino di ogni amministratore delegato è nelle mani degli azionisti. Il mio è da 30 anni nelle mani di Fininvest».
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