Al Recchioni arriva la Torres dell'ex bomber Fischnaller: «Cara Fermana, vedo un po' di caos»

Al Recchioni arriva la Torres dell'ex bomber Fischnaller: «Cara Fermana, vedo un po' di caos»
Al Recchioni arriva la Torres dell'ex bomber Fischnaller: «Cara Fermana, vedo un po' di caos»
di Lorenzo Attorresi
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Venerdì 1 Dicembre 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 07:25

FERMO Manuel Fischnaller “pescatore” di reti, mentre i canarini tirano su soltanto rimpianti. Domenica scorsa l’altoatesino ha infilato un’altra doppietta con la maglia della Torres, è primo in classifica e non si accontenta. «Sono felice per me e per la squadra – aveva detto nel post gara con il Gubbio -. Io vicino alla tripletta? Va bene ugualmente, ho risparmiato per le prossime». 

 
Peccato che il calendario, ora, lo metta di fronte alla “sua” Fermana.
«Ci ho pensato dopo, forse non dovevo dirlo - scherza e sorride “Fisch”, attaccante altoatesino classe ’91 -.

A Fermo sarà difficile, sono sempre battaglie». 

“Fisch”, dopo i 13 gol per Protti l’anno scorso, si aspettava di ritrovare i gialloblù ultimi adesso? 
«Sinceramente no. E non me lo sarei mai augurato. Mi spiace che la situazione non sia bellissima, dodici mesi fa sfiorammo i playoff e si era creata una bella cosa con la società che mi sembrava volenterosa. Ora mi pare di vedere un po’ di casino». 

Se dovesse timbrare anche al Recchioni, esulterebbe? 
«A questo ho pensato anche in passato e non mi sono mai dato una risposta, perché non sono mai riuscito a segnare alle mie ex squadre. Non so come potrò reagire, non ho nemmeno un festeggiamento codificato, sono molto istintivo». 

Cosa successe quest’estate? A fine luglio risolse il contratto con i canarini. 
«Sapevo di aver fatto un buon campionato e di poter avere offerte interessanti. Mi confrontai con la Fermana e capii che non c’erano i presupposti per andare avanti insieme. Mi sono liberato una volta trovato l’accordo con la Torres, sono un ragazzo molto sensibile e non voglio mai entrare di persona in certe dinamiche. Il mio agente (Massimo Borgobello, ndr) ha gestito tutto parlando con Tubaldi e con la famiglia Simoni». 

Il ds Andreatini è appena tornato rientrando a gamba tesa: come riuscì a portarla qui? 
«Era l’ultimo giorno di mercato dell’estate 2022, non rientravo nei piani del Sudtirol in B e il direttore fu bravo a parlarmi bene di una piazza che mi incuriosiva. Mi confrontai anche con Giandonato (insieme alla Primavera della Juve, ndr) e arrivai last minute». 

Se ripensa alla Fermana, quali le prime immagini che le tornano in mente? 
«Il gruppo che si era creato. Ci siamo divertiti tanto e soprattutto in campo. Ognuno lottava per l’altro. A livello personale non dimentico la tripletta con l’Olbia». 

Sarà per questo che l’altra sarda, la Torres, ha deciso di prenderla?
«Forse sì, e magari perché ho segnato anche a Sassari nell’ultima gara di campionato (1-1 e 13° gol con la Fermana, ndr). Sono arrivato in una città che vive di calcio, sull’isola c’è una bella rivalità tra le varie società professionistiche». 

In Sardegna è ripartito fortissimo, ossia segnando già 6 volte. Di questi tempi a Fermo era a quota 3. 
«Non mi soffermo sui miei gol, ma a quello che possiamo ottenere come squadra. Il mio sogno è tornare in B, nonostante i 32 anni. Con il Sudtirol avevamo vinto il campionato ma mi è stata negata la possibilità di rimanere». 

Siete primi, riuscirete a mantenere il ritmo del Cesena? 
«Nessuno si aspettava che fossimo lì, ce lo siamo meritato abbinando quantità e qualità. Siamo fastidiosi, tosti ed aggressivi, contro di noi gli altri giocano male. E sappiamo fare gol. La posizione non è un caso. Siamo partiti benissimo, vincere aiuta a vincere, c’è entusiasmo ed euforia. Dove potremo arrivare non lo so, siamo soltanto concentrati e basta». 

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