Fabriano, per il giovane guardalinee trovato morto la verità arriverà dall'autopsia

Fabriano, per il giovane guardalinee trovato morto la verità arriverà dall'autopsia
Fabriano, per il giovane guardalinee trovato morto la verità arriverà dall'autopsia
di Gianluca Fenucci
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Martedì 24 Ottobre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 19:31

FABRIANO «Per noi Dahou era come un figlio o un fratello: era spesso con noi, ai raduni e alle manifestazioni, oltre che alle partite, sereno e tranquillo, sempre sorridente. Impossibile pensare che non ci sia più». Riccardo Piccioni, presidente regionale dell’Associazione Italiana Arbitri ed ex sindaco di Belvedere Ostrense, è distrutto dal dolore e non sa contenere la disperazione per la scomparsa di Nabil, il guardalinee 27enne di origine marocchina trovato senza vita domenica all’alba in piazzale Roma, dopo essere precipitato dal balcone dell’appartamento al terzo piano dell’abitazione in cui viveva con il padre.

Dahou dopo poche ore dopo era atteso a Porto Sant’Elpidio, designato nella terna arbitrale per la partita Montegranaro-Civitanovese, rinviata per lutto. «Per tutti noi dell’Aia – dice Piccioni - sono giorni di indicibile dolore.

Dahou era un ragazzo corretto ed educato, sempre disponibile e solare, pronto a mettersi al servizio dell’associazione. Era un bravo assistente e soprattutto un giovane serio e responsabile. Ci aiutava molto anche in sezione a Jesi: ad esempio aveva partecipato al banchetto informativo organizzato in occasione della fiera di San Settimio e alla Notte Azzurra». Anche Massimiliano Rossi, presidente della sezione di Jesi dell’Aia a cui Nabil era associato, sottolinea la serenità e la solarità del giovane. Rossi è in contatto con il padre del ragazzo a Fabriano. «Non è stata ancora fissata la data del funerale perché è previsto l’esame autoptico. In questi giorni è giunta in Italia anche la madre di Dahou che era in Marocco. Tutti siamo affranti e addolorati per una morte all’apparenza inspiegabile». Sembra che alcuni familiari abbiano proposto di riportare la salma del giovane in Marocco per celebrare i funerali, ma non c’è ancora alcuna certezza.

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