La storia al contrario. La vicenda degli scontrini è evidentemente sfuggita di mano. E adesso, dopo mesi di polemiche dei clienti, sono i ristoratori ad alzare la voce, rispondendo colpo su colpo. Stavolta, la storia arriva da Genova. Simone Di Maria, titolare di un ristorante, ha pubblicato uno sfogo sul suo profilo Facebook, riferendosi a un episodio accaduto nei giorni scorsi alla sua pizzeria. La sua rabbia è rivolta ad alcuni clienti, che - racconta Leggo - si sarebbero lamentati del costo della cena mostrando lo scontrino sui social. «Ma cosa deve fare un ristoratore?».
Cosa ha detto il ristoratore
Simone Di Maria ha pubblicato su Facebook il suo sfogo, correlato di scontrino e comanda recuperata dalla spazzatura.
Ecco la risposta del ristoratore: «3 pizze divise in 8 piatti 2 acque, 2 bibite, 3 birre e 4 caffè. Totale di spesa 63 euro, in un tavolo da 8 persone, a cena in un locale dove il coperto non si paga. Meno di 8 euro a persona. Indignati da scontrino del ristorante, ci dite come si deve comportare il ristoratore in casi come questo?», ha scritto.
Il suo post ha riscosso molto successo. Tra i commenti, solo persone che sono dalla parte del ristoratore, che è andato nel dettaglio dell'ordine: «La pizza mezza Margherita (7€) e mezza Estate (14€) è stata calcolata a 10 come una melanzane, quindi arrotondata in difetto. Vi giuro che, purtroppo, è tutto vero!».