Brescia vince anche a Milano: 82-85, con Michele Vitali e la zona

Brescia vince anche a Milano: 82-85, con Michele Vitali e la zona
di ​Vanni Zagnoli
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Venerdì 25 Maggio 2018, 00:42
Milano è già quasi con le spalle al muro. Perde al Forum con Brescia, imbattuta nei playoff, e dovrà vincere almeno una partita fuori casa per raggiungere la finale. L’Ea7 rischia di rivivere l’incubo di un anno fa, l’eliminazione con Trento, ha di fronte la rivelazione stagionale, partita da capolista, scivolata a metà campionato, con chiusura eccellente, da terza forza.

Il primattore è il più giovane dei fratelli Vitali, Michele, il meno atteso con 20 punti. Fondamentale è anche la difesa di Moss, 35 anni e 4 scudetti, l’ultimo con Milano, ovvero il penultimo dell’Olimpia, con Luca Banchi in panchina, adesso in Germania, al Bamberg. E anche la velocità di Cotton (11 punti) incide sull’82-85 della Leonessa. Coach Andrea Diana sceglie a lungo la difesa a zona, chiudendo su Tarczewski. Brescia avanza sul 13-21, grazie al 2/9 da tre delle scarpette rosse, Bertans e due triple di Jerrells firmano il 30 pari del quarto d’ora, poi l’allungo di Landry per il 36-43. Il quintetto di Pianigiani rientra a -3 e rischia di uscire dalla partita sul 57-70, per le acrobazie di Michele Vitali. Alla fine del terzo quarto è 63-70, Micov completa la rimonta (78 pari a 2’ dalla fine), favorita dalla regia di Cinciarini (13 punti). Vitali junior autografa il nuovo sorpasso, Gudaitis (14) spreca un rimbalzo d’attacco, Ortner non sbaglia i due tiri liberi a meno 30“, sul 78-82. Micov spara la tripla della speranza, Vitali è perfetto ai liberi ma sull’errore dalla lunetta ancora del serbo una carambola regala l’ultima chance ai padroni di casa. Goudelock neanche arriva al ferro, Michele Vitali fa 1/2 dalla linea della carità e Micov (17 punti) non trova il canestro sulla sirena, dopo 5’ di attesa per rimediare a un errore del tavolo. Finisce 82-85 e sabato sera si torna sul parquet, sempre al Forum, quest’anno anche le semifinali sono al meglio delle 5 gare e allora il margine per recuperare è inferiore. Jerrels è irriconoscibile, rispetto alla supercoppa di avvio di stagione, in cui domò Venezia, la stessa super panchina non è decisiva, Kuzminskas e soprattutto Bertans restano a lungo a sedere. Il budget di Giorgio Armani è circa triplo rispetto alla Germani e la squadra della presidentessa Graziella Bragaglio è alla prima semifinale della storia: era già arrivata in finale di coppa Italia, persa contro Torino, trova la doppia cifra di Ben Ortner, a 35 anni, scudettato a Siena e a Venezia, miglior giocatore austriaco di sempre.

“Per ripeterci in gara2 - spiega coach Andrea Diana -, dovremo concedere meno uno contro uno, facili tiri e scarichi”. “Serve maggiore continuità - aggiunge Michele Vitali -, siamo però stati bravi a ripartire. Le partite si vincono in difesa, soprattutto contro chi ha tanto talento”.

Come il fratello Luca è figlio di cestisti ed è della provincia bolognese, di San Giorgio in Piano, 8mila abitanti, vicino a San Giovanni in Persiceto, il paese di Marco Belinelli. Per una sera, è stato lui da Nba.

E oggi (20,45, Raisport ed Eurosport2) c’è Venezia-Trento, riedizione della finale scudetto di un anno fa. Vinse la Reyer 4-2, l’Aquila adesso sta meglio, viene da 14 successi su 17 gare e ha vinto ad Avellino, sovvertendo il fattore campo.
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