Fantasia e qualità, stasera Lazio e Atalanta vanno all'attacco

fotonotizia ROSI
fotonotizia ROSI
di Alberto Abbate
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Mercoledì 15 Maggio 2019, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 18:14
Correa l’anno 2018, Gomez è ancora il sogno. Correa l’anno 2019: Joaquin non è più il piano B, ma un vero talento, per il Papu più nessun rimpianto. Correa il 15 maggio: in finale c’è un duello tutto argentino con un vecchio amico. Gomez, lo scugnizzo che aveva la Lazio nel destino, stasera sarà il pericolo numero uno. Correa è arrivato al suo posto e cercherà di bruciare il suo nome con uno scatto. Inzaghi aveva chiesto il Papu, oggi balla solo il Tucu Tucu. Lo mette in campo dal primo minuto e spera che, come nella semifinale di ritorno col Milan, l’argentino possa essere di nuovo decisivo. Correa ora si è sbloccato sotto porta pure in campionato, in finale è pronto a scatenare il panico. E a far sfigurare quel “vecchietto” di un metro e sessantacinque con quale dovrà invece vedersela il giovanotto Luiz Felipe. Già, una questione d’età soprattutto il mancato sbarco di Gomez alla Lazio, che ora se lo ritrova nel momento più delicato contro. S’accende invece il fuoco dei Balcani sulla fascia sinistra rispetto alla gara di campionato contro l’Atalanta.

FANTASISTI
Mancava per squalifica, Lulic, stavolta dovrà vedersela lui col gigante Ilicic. Per lo sloveno di origine croata, una stagione straordinaria, condita dalla bellezza di 11 gol e 7 assist e una continuità mai vista. Quella che invece è mancata al mago Luis Alberto in questa serie A. Risale all’ultima stagione il suo exploit, all’ultimo turno invece il ritorno al gol dopo quasi due mesi d’astinenza. Lo spagnolo era andato a segno il 14 marzo con una doppietta al Parma, sabato ha trovato la sesta rete e il nono assist (fra campionato e coppe) per Correa in Sardegna. Il suo rendimento altalenante è stato condizionato nella prima parte dalla pubalgia, ma Luis Alberto ha dimostrato in generale che, quando i ritmi diventano troppo alti, lui fa spesso fatica. Anche per questo a fine stagione vorrebbe tornare in patria, a Siviglia, ma non prima d’aver alzato a Roma questa Coppa. Sarebbe il secondo trofeo per Luis Alberto dal suo approdo in biancoceleste. Rimane il suo zampino sulla Supercoppa, dove Immobile segnò una doppietta. 

MARCATORI
E allora, nonostante il momento no, stasera bisogna sperare che anche Ciro ritrovi la porta. Non ci riesce dal sette aprile, sebbene sia stato decisivo con gli assist in campionato, ma sopratutto in Coppa. Suo il filtrante decisivo per Correa a San Siro, che trascina la Lazio sino a questa sera. La vetta della classifica cannonieri è lontana, ma Immobile vuole dimostrare comunque chi è il migliore al nuovo bomber che avanza. Mai a Zapata si era gonfiata una simile vena realizzativa in carriera: con Gasperini 27 centri e 8 assist. Ha segnato proprio alla Lazio l’ultima volta, ora il 28enne mira in pieno la Coppa Italia. Lui e Ciro sono i capocannonieri con tre gol di questa competizione, ma solo uno stasera si laureerà campione. Nessuno potrà sbagliare, eventualmente sino all’ultimo rigore. 
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