Fermo, Giacinti sulle fusioni
"Un solo Comune in provincia"

FERMO - La Regione passa alla fase-2 del progetto per fondere e accorpare i Comuni, e a relazionare sulla proposta di legge è l’ex sindaco di Monte Urano Francesco Giacinti, ora sugli scranni della Regione fra le fila del Pd. I tagli al numero dei Comuni sono un suo vecchio pallino. “E ora - premette - con gli ultimi ritocchi alla legge, il cammino è ancora più facile”.

E’ stata introdotta la possibilità di indire, in ogni centro interessato, un referendum sull’incorporazione. Bastano le firme di almeno il 10% degli elettori per portare i cittadini alle urne. Referendum senza lo scoglio del quorum, ma il cui risultato dovrebbe poi passare al vaglio di Comune e Regione.

Giacinti non pressa nessuno, ma sindaci e assessori dello sterminato elenco dei baby Comuni marchigiani sono in fibrillazione. E’ un cambiamento con il quale, prima o poi, bisognerà fare i conti. “E’ un’opportunità economica importante, ci sarebbe maggiore efficacia nell’azione amministrativa, i servizi potrebbero migliorare. Ci sono Comuni, oggi, che non hanno più risorse”.

Eppure il Fermano sembra il territorio più riottoso ad affrontare questa piccola grande rivoluzione. “Ripeto, non bisogna forzare nessuno. Ma io, francamente, vorrei lanciare - dice Giacinti - una provocazione: perché non realizzare un’unica città-territorio che copra l’intera provincia? Dobbiamo avere coraggio e inventare formule nuove.

"Una grande città dove i singoli Comuni mantengano le loro peculiarità e le loro tradizioni, ma con un soggetto capace di ragionare su un territorio vasto, magari valorizzando le varie aree a seconda delle loro peculiarità; una per il turismo, un’altra per l’enogastronomia, un’altra ancora per la cultura o il manifatturiero. E via di questo passo".