FERMO - Quando sanità fa rima con umanità. Ma anche con premura, dedizione a un lavoro che spesso diventa missione di vita, professionalità. Qualità di un medico in pensione, Francesco Bernetti Evangelista, 70 anni, che collabora con il Pronto Soccorso dell'ospedale Murri, emerse in queste ore e balzate agli onori delle cronache nazionali. Il medico in questione, infatti, dopo aver visitato e dimesso a tarda notte una ragazzina di Fermo, 15 anni, arrivata al Pronto soccorso con i genitori, ha raggiunto la giovane a casa, la mattina seguente, una volta concluso il suo turno, per ulteriori scrupoli. Lo ha fatto per consigliare alla famiglia di rivolgersi al reparto di neurologia dell’ospedale "Augusto Murri" per ulteriori approfondimenti. E quando il pronto soccorso viene a casa, allora, siamo di fronte a qualcosa di inusuale, speciale, che va oltre la professionalità.
Infiammazione midollare
La paziente era stata colpita da una infiammazione midollare e avrebbe potuto effettuare ulteriori accertamenti medico-sanitari il giorno seguente ma il medico ha deciso di non attendere e di recarsi nella sua residenza disponendo un nuovo ricovero in Ospedale.
Medici in prima linea
Esempi lodevoli di medici in prima linea, a partire dall'Emergenza Urgenza, che lavorano spesso sotto pressione oltretutto in un momento storico in cui pesa anche, a livello nazionale, e a partire proprio dall'Emergenza Urgenza, la carenza di medici. Questo caso specifico, balzato alla ribalta delle cronache, è uno dei tanti esempi che spesso vengono taciuti dai professionisti stessi per discrezione, umiltà e spirito di servizio. Al medico in questione, finito non per sua iniziativa alla ribalta delle cronache, e ai tanti suoi colleghi esempio di una sanità fermana silente ma costantemente al servizio del prossimo, il ringraziamento e la stima dell'Ast di Fermo.