Prandelli: "La strada è giusta
Balotelli deve dare di più"

Prandelli: "La strada è giusta Balotelli deve dare di più"
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Domenica 15 Giugno 2014, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 17:29
MANGARATIBA - La strada quella giusta, ma Balotelli deve fare di pi. E poi la Fifa deve accettare l'idea che certe partite hanno bisogno dei time out. Dalla prima partita del Mondiale, contro l'Inghilterra, Cesare Prandelli esce con una serie di responsi. «La strada è quella giusta - dice nella notte di Manaus, sulla via di ritorno al ritiro azzurro -. Poche squadre hanno la qualità di centrocampo che ci contraddistingue. E su questo dobbiamo lavorare».



I dettagli tecnico tattici sono più per la squadra che per i milioni di tifosi che nella notte italiana hanno sofferto con la nazionale, davanti alla tv. «Ma la sofferenza fa parte del calcio: in questo noi siamo bravi. E contro l'Inghilterra la squadra è stata meravigliosa». Prandelli è convinto che il risultato di ieri all'Amazonas Arena pesi tantissimo, non solo per la classifica. «Guardate che l'Inghilterra è una delle nazionali più forti di questo torneo - l'avviso rivolto anche ai media britannici, già pronti ad aprire processi - Hanno tre o quattro giocatori di tecnica e sprint eccezionali».



Il successo sulla nazionale di Hodgson proietta poi l'Italia in una prospettiva positiva: con la vittoria di Costa Rica sull'Uruguay, la seconda partita del girone - a Recife contro i centroamericani - diventa «determinante». Un secondo successo renderebbe virtualmente qualificata la nazionale, senza stare a calcolare poi eventuali incroci successivi. «Avremo tempo per pensare a Costa Rica: di sicuro, la seconda partita è determinante».



Di certo, Prandelli riprenderà subito a lavorare sulla squadra. Soprattutto sui margini di miglioramento. Darmian ha stupito tutti i media stranieri, ma non Prandelli; Candreva ha risposto alla fiducia concessa dal ct. Buffon è sulla via del recupero («conto di averlo per il 20»). E in attesa di capire quanto turn over servirà, Prandelli già oggi comincerà a lavorare sui dettagli da migliorare. «Abbiamo scelto i tre centrocampisti De Rossi-Pirlo-Verratti per avere superiorità numerica: ci siamo riusciti, ma dovevamo sfruttare meglio le linee intermedie, e verticalizzare. Candreva e Marchisio si proponevano sempre coi tempi giusti».



Prima di calcolare quanti cambi servano per la partita del 20 giugno, Prandelli aspetta i risultati dei test sul recupero dopo la serata di gran sudore a Manaus. «È assurdo che non siano stati concessi i time out», ha tuonato Prandelli dopo la partita. Li aveva proposti lui dopo la Confederations, li avevano discussi i ct nel workshop preMondiale, poi la Fifa aveva aperto all'idea: 3' di stop per ogni tempo, ma solo se il medico Fifa considerava pericoloso per la salute dei giocatori le condizioni climatiche.



Un'ora e mezzo prima del match degli azzurri, l'incaricato della confederazione mondiale ha detto no. Ora Prandelli pensa alle due prossime partite: si giocheranno alle 13 ora locale. E poco lo conforta l'idea che al contrario dell'Italia, «chi gioca al fresco e poi dovrà spostarsi verso questo caldo umido terribile sarà sfavorito». «È assurdo, ripeto: il problema non è giocare a Manaus - l'attacco di Prandelli - ma non consentire un pò di riposo in quelle condizioni. Si vuole lo spettacolo, ma per averlo bisogna mettere in condizione le due squadre di avere forza nelle gambe».



Così Verratti, che aveva avuto nei giorni scorsi la febbre, è dovuto uscire in anticipo («anche perchè mi serviva un giocatore della personalità di Thiago Motta»). E c'è stato un cambio anche per Balotelli. Eletto uomo del match dalla Fifa, e adottato dal pubblico brasiliano.



«Ma io gli ho detto che può fare molto di più - la sferzata del ct -, poco prima che venisse consegnato al centravanti il premio Fifa. Lui ha mezzi eccezionali. Deve capire che certi movimenti dell' attaccante senza palla sono sempre finalizzati all'azione. Sì, deve dare di più». L'Italia è partita col piede giusto, dice Hodgson. Ma non deve montarsi la tesa, risponde Balotelli.
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