MACERATA - «Capisco il sacrificio e l’esasperazione, soprattutto nei giovani, di dover restare a casa, ma è necessario comprendere cosa può accadere. E assicuro che vedere i trentenni in ospedale, che combattono contro il virus, è una cosa che ti colpisce. Bisogna stare attenti, la situazione è più subdola e scivolosa di quanto sembri. Vorrei che questo venisse compreso dalle persone, sapendo che la luce non è poi così lontana, perché sono convinto che nelle prossime settimane la campagna di vaccinazione avrà un’accelerazione e farà da contrasto alle varianti in circolazione».
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È un appello quello che vuole lanciare Romano Carancini, consigliere regionale del Pd ed ex sindaco di Macerata, ancora chiuso in casa e ancora positivo al Covid-19, pur se in ripresa, dopo un mese di tribolazione, tra l’isolamento domestico, il ricovero in ospedale, la febbre alta, la saturazione bassa, un inizio di polmonite, il distacco dalla famiglia.
È proprio lui a ripercorrere questo ultimo mese, a partire dal 4 febbraio scorso, quando ha avuto un incontro politico con una persona, che, due giorni dopo lo ha chiamato per dirgli che era risultato positivo: «Sono andato a fare un tampone rapido – spiega – e sono risultato negativo, ma sono tornato a casa e mi sono messo in quarantena, per far stare tranquilla la mia famiglia.
La domenica, dopo una settimana, è stato rimandato a casa, senza più febbre e con saturazione tornata a 95, per iniziare la convalescenza: «Spossatezza, stato di stanchezza e rifiuto del movimento sono forti e cerco di fare attività fisica, lavorando un’ora al giorno alla mobilità articolare». Carancini, poi, spiega: «La settimana in ospedale è stata psicologicamente difficile, anche vedendo il dramma di chi stava peggio di me. In quei giorni sei nel dubbio tra il migliorare e il peggiorare, senza accorgertene. Si vive una situazione di attesa, come a stare sospesi. Ci sono momenti in cui vengono pensieri che ti fanno capire e ricordare le cose semplici della vita, da una colazione in famiglia a una passeggiata, fino alla presenza delle persone che, con affetto, ti fanno sentire la vicinanza. Non bisogna dimenticare queste cose».
Le considerazioni
Lo spirito, però, è alto, tanto che Carancini non rinuncia a considerazioni politico amministrative: «Quanto sta accadendo in questa regione rispetto alla gestione dell’emergenza Covid è allucinante. Si ha l’impressione che navighino a vista, a partire dal presidente Acquaroli fino all’assessore Saltamartini».